Ha avuto più voti che nel 2000
Roma, 16 nov. (askanews) – Il capo ad interim dell’Esecutivo spagnolo e leader del PSOE, Pedro Sanchez, è riuscito giovedì a prestare giuramento come presidente del governo con una maggioranza assoluta, raccogliendo il sostegno di 179 deputati, contro 171 voti contrari e nessuna astensione.
Nello specifico, il candidato del PSOE ha aggiunto nella prima votazione i voti di PSOE, Sumar, e dei vari partito indipendentisi (ERC, Junts, EH Bildu, PNV, BNG e Coalizione delle Canarie). In questo modo ha ottenuto più consensi rispetto al suo precedente insediamento, quando aveva ricevuto 167 avalli al Congresso.
Nel gennaio 2020, ERC e Bildu si erano astenuti, mentre CC e i catalani di Junts si erano opposti. Ora è riuscito ad attirare il sostegno di tutti gli indipendentisti e nazionalisti per rilanciare il suo governo di coalizione “progressista”.
Durante il suo discorso di investitura, Sßnchez ha presentato il suo modello per dare “stabilità” all’intera legislatura, che spera durerà quattro anni, e ha difeso i patti raggiunti con nazionalisti e indipendentisti, in particolare la legge sull’amnistia.
Subito dopo il voto e il suo scrutinio, la presidente del Congresso, Francina Armengol, ha dichiarato che la fiducia del Congresso era stata concessa a Sßnchez come presidente del governo, tra la standing ovation dei deputati del PSOE e i baci con i suoi vicepresidenti. Questo pomeriggio Armengol comunicherà la decisione al Re e domani Sßnchez presterà giuramento al Palazzo della Zarzuela con fonte Servimedia