Si è tenuta ieri mattina presso il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, la conferenza stampa di presentazione della mostra “Bambini Sperduti”, manifestazione che si terrà dal 20 al 30 luglio 2021 presso la Sala del Grande Refettorio del museo di San Domenico Maggiore.
L’iniziativa è stata supportata dalle istituzioni comunali di Napoli con il patrocinio dell’Assessore all’Istruzione, Cultura e Turismo Annamaria Palmieri. Alla presentazione ai media sono intervenuti inoltre il Presidente Nazionale CONADI, nonché autore della mostra il prof.re Umberto Palma, il direttore artistico dell’evento Domenico Pesce, l’illustratrice dell’evento Bianca Pacilio, la fotografa Paola Bruno e lo stesso Assessore Annamaria Palmieri. Ha presenziato alla conferenza anche il Consigliere comunale di Napoli Francesco Vernetti.
Gli artisti attraverso la magia del disegno, della rappresentazione e della fotografia rendono chiare agli occhi di tutti le ombre dello sfruttamento dei minori, della povertà, della discriminazione e della violenza fisica e psicologica verso i bambini di tutto il mondo.
Tutte le opere hanno un filo rosso che le collega tra loro, creando un ponte di solidarietà e sensibilizzazione che propone di superare i muri dell’indifferenza.
I relatori, durante la presentazione hanno dichiarato:
Domenico Pesce: <<Ringrazio il Comune e l’Assessore Palmieri che hanno subito accolto tale iniziativa. Questa mostra vuole denunciare attraverso immagini moderne problemi irrisolti come povertà, le schiavi bambine, i bambini soldato. Le opere sono un gioco di prospettiva, colori e disegni in bianco e nero. Tutti problemi evidenziati per la lontana Africa possono essere ritrovati anche sotto le nostre case. La mostra in poco tempo è diventata un fenomeno mediatico e sociale richiesto in tutta Italia. Il nostro obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni senza distinzioni di razza e religione.
I bambini sono il futuro delle classi dirigenti, così come noi adulti di oggi facciamo parte della storia. Dobbiamo preservarli.
Il CONADI collabora con altre istituzioni e altre realtà del territorio per porre il fenomeno sotto gli occhi di grandi piazze. La mostra diventerà itinerante. Ci sono arrivate richieste da altri Comuni in Italia ma anche dalla Svizzera. E’ l’inizio di un grande progetto che vuole proteggere i più piccoli. I bambini non devono essere toccati in nessun modo>>.
Annamaria Palmieri: <<La mostra ci richiama ad un dover essere. Viviamo il mondo dal punto di vista degli adulti e non percepiamo cosa accade all’infanzia del mondo. Napoli si è sempre sottratta alle retoriche. Ha da sempre ritenuto di voler essere accogliente. Il tema dell’emancipazione dell’infanzia può e deve partire da Napoli. E’ emblematico. Abbiamo lottato da sempre contro la chiusura delle scuole. Ringrazio CONADI che con lo sguardo nell’arte ci richiama a come dovremmo essere. Le istituzioni locali sono il supporto che i bambini trovano sempre al loro fianco. Questa mostra ha una portata internazionale e nazionale. A livello locale l’amministratore ha l’obbligo di rendere più semplice l’infanzia ai bambini.
Io ho inaugurato un nido e ne inaugurerò presto altri. Spero che per settembre le scuole possano aprire.
Mi auguro che il forte messaggio di sensibilizzazione sia trasmesso in maniera efficace attraverso le illustrazioni e le fotografie>>.
Umberto Palma: <<Questa mostra è una rappresentazione dell’attimo, dell’istante. Va’ oltre il colore della pelle e l’etnia di un bambino. È importante il momento. Saremo anche a Palermo e porteremo il progetto in tutta Italia. Vogliamo, attraverso la grafica e fotografia, dare un pugno alla drammaticità. Sono stato per anni in Niger. Lì la situazione è drammatica. C’è una povertà assoluta e le truppe americane, cinesi, giapponesi ed europee depredano i ricchi materiali nel sottosuolo. In Africa si muore. Nelle mie foto ho voluto rappresentare il bello. Il sorriso dei bambini che non hanno niente e comunque non piangono. Nessuno sceglie di venire al mondo, dobbiamo fare in modo che i diritti dei più piccoli siano rispettati>>.
Paola Bruno: <<In questo lavoro ho inserito bambini felici e ho voluto lavorare sul pregiudizio. Abbiamo rappresentato la forza dell’espressione dei bambini>>.
Bianca Pacilio: <<I miei disegni sono ispirati alle fotografie di Paola Bruno. Io ho rappresentato i bambini a prescindere dalla provenienza. Ogni soggetto è riflesso dagli occhi e dal punto di vista di un altro. Ho tradotto le sue foto trasformandole in bambini diversi mantenendo lo sguardo di chi chiede aiuto e di chi ha la voglia di giocare>>.
Napoli ancora una volta lancia un forte messaggio di speranza e di umanità. Aiutare gli ultimi partendo dai più piccoli. Per cambiare il mondo, forse, è necessario guardarlo dagli occhi di un bambino.