Articolato programma per il pittore delle maschere

Roma, 5 nov. (askanews) – Nel 2024 ricorre il 75° anniversario della scomparsa di James Ensor (1860-1949), figura di spicco del simbolismo belga e uno dei precursori del modernismo. Questo Maestro Fiammingo dell’arte moderna sarà commemorato attraverso un programma culturale ambizioso, con esposizioni e iniziative che coinvolgeranno attivamente la sua amata città Ostenda, dove è nato e ha trascorso quasi tutta la sua vita, Anversa, dove è conservata la collezione di Ensor più grande al mondo, e anche Bruxelles, grande fonte di ispirazione per l’artista.

L’obiettivo primario del progetto è offrire un’esperienza approfondita dell’opera di Ensor, rendendola accessibile non solo agli esperti, ma anche al grande pubblico. I musei fiamminghi che nel 2024 prendono parte alla celebrazione dell’arte di Ensor mirano tutti a dimostrare che l’opera del “pittore delle maschere” è molto più che un semplice susseguirsi di volti grotteschi. Ad Ostenda l’articolato programma culturale previsto offrirà un’esperienza totale per i visitatori amanti dell’arte ma anche per gli abitanti della città balneare, che potranno così riappropriarsi del loro James Ensor e del suo lascito.

L’anno dedicato a James Ensor parte proprio da Ostenda il 16 dicembre 2023, con una prima mostra presso il Mu.Zee, museo di arte moderna: “Rose, Rose, Rose, A mes yeux” (fino al 14 aprile 2024) esplorerà il tema della natura morta, presente nell’intera produzione pittorica di Ensor. Il programma delle celebrazioni a Ostenda, che si apre con un variopinto festival cittadino, proseguirà poi con ulteriori esposizioni, dalla mostra per famiglie al Forte Napoleon a quella dedicata agli autoritratti presso la Ensorhuis (Casa di Ensor).

Nella seconda metà del 2024, il programma si sposta ad Anversa con la mostra “I sogni più sfrenati di Ensor. Oltre l’impressionismo” presso il KMSKA Museo Reale Belle Arti Anversa (28 settembre 2024 – 19 gennaio 2025) che si addentrerà nel mondo di visioni selvagge, maschere e satira di Ensor e confronterà la sua opera con quella degli artisti a cui si ispirava e con cui si misurava, da Monet a Bosch fino a Munch e Goya. Sempre ad Anversa, oltre al Museo Reale di Belle Arti, anche il Museo della Moda (MoMu) offrirà uno sguardo approfondito sul trucco e sul trasformismo attuale, mentre il Museo della Fotografia (FoMu) e il Museo Plantin-Moretus permetteranno di esplorare la carriera eclettica e singolare del Maestro, svelandone i segreti nascosti e offrendo interpretazioni contemporanee della sua opera.

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