Fino al 21 ottobre a Milano Ied square fest su identità e lavoro
Milano, 19 ott. (askanews) – E’ una piazza Sempione popolata, nonostante la pioggia, da oltre 1.000 persone a dare avvio a Milano all’anno accademico 2023/2024 dell’Istituto europeo di design. Per la prima volta l’inizio del percorso di studi diventa un momento pubblico e condiviso, a sottolineare il ruolo centrale della formazione nel dibattito culturale e sociale e il dialogo crescente con la città di Milano, dove Ied è nato e opera da oltre 50 anni.
“Trovo significativo che l’inaugurazione dell’anno accademico dello Ied si svolga in pubblico: è un momento speciale per una città a vocazione universitaria come la nostra – ha affermato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala in un videomessaggio – Milano è dinamica e creativa, ha la capacità di cogliere le tendenze che disegnano il presente e trasformano il futuro. I dialoghi e i pensieri che matureranno durante Ied Square, al via oggi a Palazzo Morando, porranno in rilievo la contemporaneità e l’innovazione che lo Ied ha portato e porta a Milano, attraverso la diffusione di competenze e ingegno in settori ad alto livello di creatività, come il design, la moda, la comunicazione, attraendo sempre più studenti. Decine di migliaia di professionisti si sono formati allo Ied, contribuendo a rendere Milano una delle capitali globali dell’economia creativa”.
Dopo il videomessaggio del sindaco Sala e i saluti istituzionali di Mauro Orso, Consigliere e Presidente della Commissione Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano, sono intervenuti Riccardo Balbo, Direttore Accademico Gruppo IED, Alberico Guerzoni, Direttore IED Milano, Paolo Cognetti, Scrittore, Azzurra Rinaldi, Economista, con la moderazione della giornalista e podcaster Mia Ceran.
“Nel clima di disorientamento che viviamo, raccogliere le istanze delle giovani generazioni può fare la differenza – ha detto Alberico Guerzoni, direttore Ied Milano, rivolgendosi a studenti e docenti – Avete la capacità di scorgere il mondo da prospettive altre e l’invito è a farlo ricorrendo all’immaginazione, uno strumento potentissimo, da utilizzare insieme alla sintesi e all’abbandono del superfluo. Come esprimeva l’antropologo Appadurai, l’immaginazione, più che la fantasia, è ciò che ci guida, che ci spinge ad aggiungere quotidianamente un tassello per realizzare ciò che abbiamo visualizzato nelle nostre menti. E’ così che possiamo immaginare un futuro adesso”.
“La scuola è il luogo dove le generazioni che hanno molta esperienza la condividono con quelle che hanno molta energia: il magico punto dove energie e esperienze si uniscono in maniera dirompente verso idee, sogni e valori condivisi – ha affermato nel suo discorso Riccardo Balbo, Direttore Accademico Gruppo Ied – Ied si impegna ogni anno a rinnovare questo scambio: noi trasferiamo a voi la conoscenza e l’esperienza della nostra generazione e voi condividete con noi la vostra energia e la vostra libertà. La nostra missione è di mettere a confronto diverse generazioni convergendo su una visione del design che è in primis un atto di responsabilità verso tutti e verso tutto”.
La creatività made in Ied è entrata direttamente in piazza durante l’inaugurazione dell’anno accademico sotto forma di suono e immagini, con le performance sonore e visive a cura delle alumnae Ied Simona Argurio e Ilaria Braccialini a punteggiare gli interventi sul palco.
L’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dà avvio, dal pomeriggio del 19 ottobre a sabato 21, a Ied Square, festival del pensiero che giunge alla XI edizione e che amplia la sua portata, rivolgendosi a tutta la comunità, con incontri fruibili in presenza e in streaming (ingresso libero su registrazione). A Palazzo Morando, un programma di tre giorni e nove talk innesca un dialogo tra generazioni diverse. Un confronto senza pregiudizi e stereotipi facilitato da oltre venti relatori, protagonisti della lettura del contemporaneo e delle sue dinamiche di mutamento, pronti a condividere riflessioni sul confronto generazionale, con un occhio particolare, appunto, ai grandi temi del lavoro e dell’identità.
I talk affrontano le attuali priorità in termini di work-life balance dei giovani protagonisti del mondo del lavoro. Ied Square sarà anche l’occasione per analizzare i nuovi linguaggi e modi di scrivere e raccontarare una generazione, di fare informazione per catturarne davvero l’attenzione, ma anche per parlare dell’attualissima ansia climatica e di gender positivity, con la sua espressione nelle arti.