23 ottobre confronto tra magistrati, avvocati e politica

Roma, 19 ott. (askanews) – “Il giudice penale dei nostri giorni deve raccogliere una sfida inedita: quella di decidere la colpevolezza di un uomo con l’aiuto degli strumenti dell’intelligenza artificiale. Gli interrogativi che ne derivano sono di straordinaria importanza. Come garantire che la macchina non finisca col giocare un ruolo predominante nella decisione? Come assicurare la trasparenza del giudizio espresso con l’ausilio di un sistema per definizione assai ‘opaco’? Come evitare che si persegua una impossibile giustizia ‘esatta’ piuttosto che una giustizia ‘giusta’? Quale ruolo residua per il diritto di difesa dell’imputato? I problemi sottesi a queste complesse domande sono sul tavolo dei legislatori di tutto il mondo e dei giuristi che stanno, in ogni continente, elaborando possibili soluzioni”. Lo sottolinea in una nota Guido Camera, presidente di Italiastatodidiritto, che ha organizzato una tavola rotonda su ‘Intelligenza artificiale e giustizia penale’, per registrare i pareri della magistratura, della avvocatura e della politica.

L’evento si svolgerà il prossimo 23 ottobre alle 15 nella sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro al Senato, e cercherà di illustrare i principali dubbi e di fornire qualche proposta, tracciando i confini oltre i quali il fondamentale contributo della intelligenza artificiale non può e non deve spingersi.

A presentare l’iniziativa sarà il presidente di Italiastatodidiritto, Guido Camera, anticipando la prima tavola rotonda ‘A che punto è la polizia predittiva?’ coordinata da Giuseppe Vaciago del Politecnico di Torino. Dibattito a cui parteciperanno il senatore di Fi Pierantonio Zanettin, Guido Scorza, avvocato e componente del Garante per la Privacy, Stefano Zanero del Politecnico di Milano e Massimiliano Lanzi dell’Università LUM. La seconda tavola rotonda, ‘Il giudice e l’algoritmo’, coordinata da Luca Luparia Donati (Ordinario di procedura penale), vedrà gli interventi del presidente emerito della Cassazione Giovanni Canzio, del deputato di Azione Enrico Costa, del senatore Pd Alfredo Bazoli e dell’ex presidente dell’Ordine deli Avvocati di Milano Vinicio Nardo.

“Un evento cruciale che va a fondo nella ricerca di un equilibrio tra sicurezza, efficienza e libertà – sottolinea ancora Camera – e che scava tra i temi centrali legati all’utilizzo della tecnologia nell’applicazione della legge. La polizia predittiva, basata sull’utilizzo di algoritmi e intelligenza artificiale, ha dimostrato un notevole potenziale nell’aumentare l’efficacia delle forze dell’ordine nella prevenzione e nell’individuazione di reati. Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie non è priva di sfide e questioni complesse, tra cui il bilanciamento tra la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto della loro privacy”.

Verranno infine esaminati i rischi sotto il profilo della privacy connessi all’uso di dati personali per la previsione dei reati e i rimedi per mitigarli. Infine, uno sguardo sarà dato alla proposta di regolamento sull’intelligenza artificiale, il cui ingresso in vigore potrebbe avere ulteriori impatti rispetto a quelli già fissati dalla normativa sulla protezione dei dati personali. “Gli esperti valuteranno le implicazioni di questa proposta e le sue conseguenze sulle attività delle forze dell’ordine”, continua Camera.

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