Io preferisco Piero della Franpesca. Se fossero ironici venderebbero mio libro

Milano, 17 ott. (askanews) – “La pubblicità della pesca a me ha ricordato un po’ Barilla. Tra l’altro loro dovrebbero esserci grati per averli rimesso in assortimento”, ormai molti anni fa. Così Giuseppe Caprotti, primogenito di Bernardo fondatore della catena di supermercati Esselunga ed ex amministratore delegato della società fino al 2004, commentando la recente pubblicità di Esselunga che vede protagonista una pesca e una bambina figlia di genitori separati. Caprotti, che ha parlato in occasione della presentazione del suo nuovo libro “Le ossa dei Caprotti. Una storia italiana” edito da Feltrinelli, poco prima aveva detto: “Io preferisco Piero della Franpesca” alludendo alla storica campagna pubblicitaria firmata da Armando Testa. “Quella campagna è stata ideata da Violetta che ha dato un contributo ineguagliato – ha sottolineato – il livello dopo è solo sceso”.

Nel libro non si accenna alla attuale gestione della catena della gdo ma se gli si chiede cosa nel pensa del fatto che non sia stata venduta lui replica “Io non mi stupisco. Credo che Esselunga farebbe gola a chiunque. Se la avessi avuta io me la sarei assolutamente tenuta”

Quanto, invece, alla possibile distribuzione del libro anche nei supermercati della catena fondata dal padre ha aggiunto “Se fossero spiritosi lo venderebbero ma non credo lo siano. Questa però non è la risposta a Falce e carrello, quello era un libro scritto un po’ di pancia”.

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