Invecchiamento e calo demografico dinamiche del futuro
Roma, 17 ott. (askanews) – La presenza dei cittadini stranieri residenti in Italia si è attestato, al 1° gennaio 2023, a 5.050.257, in lieve aumento rispetto ai dati definitivi riferiti all’anno precedente (5.030.716). E’ quanto emerge dai dati del XXXII Rapporto Immigrazione 2023 di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes i cui dati sono stati resi noti oggi.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, continua a prevalere l’inserimento nel Nord Italia con un totale di 59,1% dei residenti totali. Nelle regioni occidentali, puntualizza il Rapporto, risiede il 34,3% di stranieri e in quelle orientali il 24,8%; seguono Centro (24,5%), Sud (11,7%) e Isole (4,6%). La Lombardia si conferma la regione più attrattiva: da sola conta il 23,1% della popolazione straniera residente in Italia; in seconda posizione si trova il Lazio (12,2%) e, di seguito, l’Emilia-Romagna (10,9%), il Veneto (9,8%) e il Piemonte (8,2%). Quanto alle principali nazionalità, “oltre alla consolidata prima posizione dei cittadini rumeni, che rappresentano 1 straniero su 5 fra i residenti in Italia, e alle successive seconda e terza posizione dei cittadini marocchini e albanesi (che si attestano all’8,4% e all’8,3% del totale), notiamo sempre più un avvicendamento delle provenienze asiatiche (del Sud Est, in particolare) rispetto a quelle africane – come la tunisina, la senegalese, la nigeriana, non più presenti nella graduatoria dei primi dieci Paesi”, si legge ancora nel Rapporto.
Inoltre, anche fra le provenienze asiatiche, quelle di più storica presenza (come Cina e Filippine), sono in decremento, mentre quelle di più recente arrivo (come Bangladesh e Pakistan) stanno consolidando sempre più il loro percorso migratorio in Italia. I nuovi nati stranieri dal 2012 al 2021 sono diminuiti del 28,7%, passando da quasi 80 mila a meno di 57 mila. Dopo i picchi di crescita registrati nel primo del 2000 (+45,2% fra il 2003 e il 2004, +22,3% fra il 1999 e il 2000) è ormai da un decennio che il numero di nuovi nati stranieri diminuisce costantemente e sempre più (-5% negli ultimi due anni). Il maggior numero di nuovi nati è rumeno (19,4%), seguito da marocchini (13,3%) e albanesi (11,8%). Le acquisizioni di cittadinanza, pur avendo raggiunto la soglia del milione negli ultimi 6 anni, sono in progressiva diminuzione, e solo fra il 2020 e il 2021 sono scese del 7,5%.