Confronto internazionale a Napoli promosso dal Cnr-Iriss nell’ambito del convegno dell’Associazione delle Scuole Europee di Pianificazione
NAPOLI – “L’attualità impone una riflessione profonda sui modelli di pianificazione collaborativa per lo sviluppo e la gestione delle nostre città.
L’obiettivo deve essere la rigenerazione sostenibile del territorio coinvolgendo le comunità nei processi di pianificazione affinché le città possano rispondere ai bisogni e alle aspettative degli abitanti.
Si potranno così recuperare spazi abbandonati al degrado e farli diventare luoghi di aggregazione sociale e di espressione delle diverse culture della città, per promuovere inclusione e superare le disuguaglianze”.
Così Massimo Clemente, direttore del Cnr-Iriss (Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo), intervenendo alla conferenza internazionale dell’Associazione delle Scuole Europee di Pianificazione (Aesop) “Conflitti urbani e pace: La politica quotidiana dei beni comuni” svoltosi a Napoli.
L’iniziativa è stata organizzata dal Cnr-Iriss con la Brandenburg University of Technology, il Laboratorio di Progettazione Ecologica degli Insediamenti (LaPEI) dell’Università di Firenze, il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, Lido Pola Bene Comune e il Commissario straordinario per la bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell’area di rilevante interesse nazionale Bagnoli Coroglio.
Il convegno – responsabile scientifico Stefania Ragozino, ricercatrice del Cnr-Iriss – è stato promosso nell’ambito della partecipazione dell’Istituto alle attività del Gruppo tematico Aesop “Spazi Pubblici e Culture Urbane”.
“Il tema della pace negli spazi urbani della vita quotidiana trova nei beni comuni un osservatorio e un campo di sperimentazione ricco di sollecitazioni per noi ricercatori.
Da questo punto di vista – ha affermato Ragozino – Napoli rappresenta un contesto privilegiato nel quale le pratiche di uso civico e collettivo urbano negli ultimi anni hanno generato nuove integrazioni tra urbano, sociale e culturale.
Bagnoli e il Lido Pola – tra i casi discussi durante le assise – consentono di toccare con mano tutte le difficoltà di un territorio conflittuale ma anche tutte le capacità che i laboratori permanenti attivi nell’ area stanno dimostrando di avere”.
Parallelamente alle collaborazioni nell’ambito delle associazioni scientifiche internazionali e attività di engagement con gli studenti di università straniere (Leicester in Inghilterra, la Technische Universität di Graz, l’Università di Acheen con la Cattedra Unesco su Cultural Heritage and Urbanism dell’Università tedesca e in questi giorni la Brandenburg University of Technology Cottbus – Senftenberg), Gabriella Esposito (primo ricercatore del Cnr-Iriss) ha sottolineato che “da anni l’Istituto dialoga con il territorio con un approccio di ricerca che si coniuga con l’azione.
Con la realtà di Bagnoli si sono sviluppate e proseguiranno attività di collaborazione, di co-design, di trasferimento di conoscenze e processi di capacity-building i primi risultati dei quali sono stati presentati e discussi in occasione del convegno dai ricercatori e dalle comunità che hanno attivato questo processo di cambiamento.
Bagnoli rappresenta infatti un campo significativo di sperimentazione per l’innovazione sociale e lo sviluppo ecologico ed economico del territorio”.
Recentemente il Lido Pola Bene Comune, con la direzione scientifica del Cnr-Iriss e in collaborazione con altre comunità di attivisti (“4 Raw City sound”, “Jolie Rouge” e “Needle Napoli”), è risultato vincitore del premio “Creative Living Lab IV Ed.”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura (Azione n.2 – Luoghi da rigenerare) con il progetto “LP² – Lido Pola Laboratorio Permanente”.
Obiettivo del progetto la valorizzazione di un bene comune animato da attività di promozione sociale e culturale, che promuove la “citizen science” e si propone come centro di ricerca e di sperimentazione in risposta alle sfide ambientali e sociali del territorio.
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