Continua la crescita del distributore. La fotografia del mercato
Milano, 28 gen. (askanews) – Continua il trend di crescita per Gruppo Meregalli che chiude il 2024 con un fatturato record che supera i 100 mln di euro (100.476.000). Il settore vino ha proseguito la sua crescita chiudendo l’anno con un incremento del 6%, mentre Meregalli Spirits ha registrato un -3%. Lo ha riferito lo stesso storico distributore di vini e distillati nazionali e internazionali con sede a Monza, sottolineando che per le consociate estere i dati sono positivi: Meregalli Suisse e Principato di Monaco aumentano i loro fatturati, mentre si registra una leggera diminuzione di fatturato per Meregalli France.
Evidenziando che “la politica di ‘premiumization’, ovvero la scelta di prodotti di qualità e prezzo superiore, rimane una strategia adottata per tutte le categorie distribuite”, l’azienda ha precisato che “i vini bianchi e rosé si sono confermati tra i più scelti nel mercato rispetto a quelli rossi: “per questi ultimi sono le Cantine e le Denominazioni con una storia prestigiosa alle spalle a mantenere alte le vendite”. Tra i bianchi nel 2024 sono state scelte soprattutto referenze importanti come quelle della Borgogna, Australia e Stati Uniti, mentre tra le Cantine italiane sono le etichette più sofisticate del Centro-Sud in cima alle classifiche”.
“Particolare attenzione si è registrata per i nuovi inserimenti low alcol tra i 10 e i 12 gradi e la prima novità analcolica a catalogo: un vino zero alcol di Chateau Bonnet” ha messo in luce il distributore, rimarcando che nell’anno da poco concluso gli spumanti “hanno mantenuto un andamento stabile, con risultati rilevanti per l’Alta Langa e l’Oltrepò Pavese (inseriti a listino di recente) che, assieme allo Champagne, sono le categorie che sono cresciute più di tutte nel comparto vini: nel 2024 il settore bollicine si è confermata una tendenza in crescita con un incremento del 7,5%”. Interessante notare come per gli Champagne dei listini Meregalli, ci sia stato un incremento di fatturato +8,43% rispetto al 2023, in controtendenza con il mercato che ha registrato una flessione a due cifre.
“È stato un anno davvero importante per il comparto Champagne del Gruppo, con un risultato stabile per i ‘récoltant’ e un incremento per le Maison. Nel dettaglio Champagne Bollinger e Champagne Ayala hanno aumentato le vendite, incrementando il fatturato rispettivamente del 10% e 5,7%, annoverando in un anno non semplice nuovi clienti che hanno scelto questi iconici brand per le loro carte vino” ha commentato il Dg del Gruppo Meregalli, Corrado Mapelli, aggiungendo che “è per noi ulteriore motivo di orgoglio evidenziare che il nostro Paese nel 2024 è stato per Champagne Bollinger il secondo mercato nel mondo in termini di fatturato, sorpassando proprio la Francia e secondo solo all’Inghilterra, storicamente primo mercato per la Maison, e, onore al merito, l’Italia mantiene ancora il primato di primo mercato in assoluto per mix premium di quanto importato e distribuito da Gruppo Meregalli”.
Per quanto riguarda le tendenze dei listini spirits, il distributore ha messo in luce che “il Gin è rimasto stabile in termini di vendite in un mercato ormai saturo, mentre i “brown spirits”, trend in crescita, hanno chiuso in positivo e sono una categoria dove c’è spazio per nuovi investimenti: il Rum cresce grazie anche agli ultimi inserimenti a catalogo e sono previste nuove acquisizioni per il 2025″. In positivo anche il comparto Whisky, “con un ottimo potenziale grazie alla proposta internazionale”, mentre le vendite di Cognac rimangono ferme: grazie però ai liquori a base Cognac si è movimentata la vendita di questo comparto”. “Il mondo Grappa, in sofferenza, ha mostrato dati positivi solo nella vendita di edizioni speciali” ha precisato il Gruppo, al contrario degli analcolici “che sono sempre più richiesti soprattutto per l’utilizzo nei cocktail low alcol”. Un’altro trend in crescita sono gli aperitivi premium, “in controtendenza con l’andamento del mercato grazie alle nuove referenze di fascia alta inserite a listino che hanno riscontrato successo”.
Se l’ecommerce di vini e spirits ha mantenuto “un andamento positivo tornando ai numeri pre-Covid sia in termini di bottiglie vendute che di fatturato”, anche il consumo fuori casa “ha mostrato una crescita nel 2024, rispetto alle vendite a corpo rimaste invariate ma sempre positive. Con il finire dell’anno e l’inizio del 2025 è però evidente una crescita delle vendite a corpo, quindi un incremento del consumo tra le mura domestiche, verosimilmente dovuto a controlli più rigidi sulle strade. Infatti a dare un’ulteriore battuta d’arresto al consumo di superalcolici in particolare nel fuoricasa – ha concluso l’azienda – sono state le novità del Codice della Strada (in realtà rimaste invariate in termini di tasso alcolemico) in vigore da metà dicembre”.