Esercito israeliano risponde con attacchi aerei nella Striscia di Gaza
Roma, 7 ott. (askanews) – Sono più di 2.200 i razzi lanciati contro Israele da questa mattina alle 6.30 e ci sono scontri in almeno sette località nel sud di Israele, dopo che i miliziani di Hamas si sono infiltrati in territorio israeliano via terra, mare e aria in quella che l’organizzazione palestinese ha definito Operazione “Al Aqsa Flood”. Stando a quanto riportato dai media israeliani, oltre 200 israeliani sono rimasti feriti, ma dalle località situate nel sud di Israele stanno arrivando notizie anche di diverse persone rimaste uccise.
“Hamas ha commesso un grave errore questa mattina e ha iniziato una guerra contro lo Stato di Israele”, ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, poco prima che l’esercito lanciasse l’operazione “Spade di ferro” nella Striscia di Gaza, con decine di caccia israeliani impegnati a colpire obiettivi di Hamas. “Lo Stato di Israele vincerà questa guerra”, ha rimarcato Gallant.
Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha definito l’attacco “una campagna eroica per difendere la moschea Al-Aqsa, i luoghi santi e i prigionieri”. E il gruppo palestinese Jihad islamica ha fatto sapere di essere coinvolto nell’operazione. Sui media circolano notizie di civili e militari israeliani sequestrati da Hamas, ma l’esercito non ha voluto finora commentare.