Finocchiaro, la norma sul discarico automatico delle cartelle esiste già,
Roma, 17 gen. (askanews) – È solo fumo negli occhi il Decreto Riscossione entrato in vigore il 1 gennaio scorso. Confedercontribuenti boccia senza appello la novità sbandierata dal governo Meloni, come spiega il Presidente Carmelo Finocchiaro infatti, “Nel nostro ordinamento, esiste già una norma di legge (DLGS 110/2024) che prevede il discarico automatico delle somme non riscosse dopo 5 anni, eppure viene sistematicamente ignorata con la scusa che mancano i soliti decreti attuativi. Di conseguenza con il Decreto Riscossione, il governo non fa altro che legittimare l’Agenzia delle Entrate Riscossione a non annullare le cartelle che sarebbero già scadute in questi anni, e a non effettuare in automatico il discarico”.
La Confederazione dei contribuenti contesta fortemente l’intera riforma, a iniziare dalla norma che consente all’ente creditore di affidare a società private di riscossione il recupero del credito. “Questa previsione – spiega Finocchiaro, – è assolutamente incompatibile con il principio del legittimo affidamento. La società privata infatti potrà agire in qualità di titolare del credito e non per conto dello Stato e degli enti creditori, e utilizzerà pertanto quegli strumenti vessatori che contraddistinguono le società di recupero crediti”. Secondo Confedercontribuenti, il governo deve invece varare immediatamente la Rottamazione Quinques, sebbene sia necessario apportare profondi cambiamenti rispetto al passato. “È fondamentale consentire al debitore di sanare la propria posizione in maniera compatibile con il proprio reddito – spiega il Presidente Finocchiaro – è una battaglia di civiltà e chiediamo a tutte le forze parlamentari di cambiare atteggiamento. Chi non ha potuto pagare non deve essere perseguitato, perché non è necessariamente un evasore. Gli evasori sono una categoria a parte per la quale esiste la Guardia di Finanza che lavora abilmente tutti i giorni. Bisogna assumere un altro atteggiamento, invece, nei confronti di quei contribuenti che hanno denunciato regolarmente tutti gli introiti percepiti, ma poi materialmente non hanno potuto saldare i propri debiti con il Fisco”.
“Nonostante quello che si legge sui giornali – sottolinea ancora Finocchiaro, – c’è un’Italia che è in grande difficoltà economica, basti pensare che la produzione industriale è scesa del 3,5% e non riesce a tornare competitiva. La Politica farebbe meglio a concentrarsi su delle misure per rilanciare effettivamente l’economia” conclude il Presidente di Confedercontribuenti.