Per l’app cinese domenica scatta il bando
Roma, 16 gen. (askanews) – Il presidente eletto Donald Trump sta valutando la possibilità di emettere un ordine esecutivo che sospenda l’applicazione della legge sul divieto di vendita di TikTok per 60-90 giorni, dando così all’amministrazione il tempo di negoziare una vendita o una soluzione alternativa. Lo rivela il Washington Post, leggendo nella mossa “un tentativo legalmente discutibile di ottenere una breve tregua per l’app di proprietà cinese, il cui divieto è previsto per domenica a livello nazionale”.
Secondo due persone al corrente con le deliberazioni dell’amministrazione in arrivo, che hanno parlato a condizione di anonimato Trump sta valutando come salvare la popolarissima app video, attraverso accordi non convenzionali e manovre legali, come un ordine esecutivo che scardinerebbe la legge approvata dal Congresso l’anno scorso con un sostegno bipartisan.
“Ho un posticino caldo nel mio cuore per TikTok”, ha detto Trump il mese scorso.
Si tratta di revocare o svuotare una legge firmata dal presidente Joe Biden l’anno scorso che chiede al proprietario dell’applicazione, il gigante tecnologico ByteDance con sede a Pechino, di vendere l’applicazione entro il 19 gennaio o di affrontare un bando immediato.
La Corte Suprema, che la scorsa settimana ha preso in considerazione l’impugnazione della legge da parte di TikTok, dovrebbe consentire che la legge proceda come previsto, ma non ha ancora emesso una sentenza. La legge mira a rispondere alle preoccupazioni del Dipartimento di Giustizia, secondo cui il governo cinese potrebbe usare l’app per spiare gli americani o trasmettere propaganda.
Trump, ha detto una delle fonti, è ansioso di essere visto come uno che “fa un accordo” e la firma di un ordine esecutivo subito dopo la scadenza del termine – appena un giorno prima del suo insediamento – rafforzerebbe il suo profilo di mediatore sulle questioni bollenti.
Sebbene abbia cercato di bandire TikTok durante il suo primo mandato presidenziale, negli ultimi anni Trump ha celebrato l’app come un modo per scalzare le aziende tecnologiche che non ama, come Meta, e raggiungere i giovani elettori in modo virale. Durante la campagna elettorale è stato seguito da un giovane specialista di TikTok che realizzava video per l’app.