Aveva 83 anni, morto improvvisamente a Bologna

Roma, 28 dic. (askanews) – Addio a Cesare Ragazzi. Addio al primo pubblicitario di una soluzione anti-calvizie personalizzata morto per un malore improvviso, nella serata del 27 dicembre, a Bologna, all’età di 83 anni. Negli anni 80 pubblicizzava un metodo per il trapianto di capelli in grado di superare la calvizie. Attraverso massicce campagne di spot televisivi irrompeva nelle case degli italiani con il suo baffetto inconfondibile: “Salve, sono Cesare Ragazzi, mi sono messo in testa un’idea meravigliosa” fu lo slogan con il quale spopolò fino a diventare un vero e proprio fenomeno di costume che divenne personaggio anche nei film dell’epoca: si pettinava, si immergeva, nuotava, tutto a misura di capelli nuovi e resistenti. Fondò la sua professione partendo da un’esigenza personale. Lui stesso raccontava che cominciò a perdere i capelli negli anni Sessanta così si mise a studiare il problema della calvizie. Riuscì a inventare la protesi tricologica, ovvero un trapianto non invasivo che veniva applicato direttamente sul cuoio capelluto, attraverso un nastro apposito: “un parrucchino di capelli naturali” lo definì. Il boom delle tv commerciali aiutarono lo sviluppo della sua azienda che arrivò a contare fino a 80 centro in Italia prima del crac del 2008 e del fallimento nel 2009. Il funerale di Cesare Ragazzi, annuncia la sindaca di Valsamoggia, Milena Zanna, sarà lunedì alle 10 nella chiesa di Santo Stefano a Bazzano, preceduto dalla camera ardente alla casa funeraria Parini. Lì sono attesi amici e parenti per l’ultimo saluto. Lascia la moglie Marta e tre figli: Nicola, Simona e Alessia

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