Un omaggio alla competenza, all’umanità e alla passione: è questo il senso della cerimonia di premiazione che ha visto protagonisti due figure d’eccellenza della scena campana: il professor Antonio Corcione (medico di fama e punto di riferimento per la sanità napoletana, direttore dell’Uoc anestesia e terapia intensiva post-operatoria dell’Ospedale dei Colli) e il cantante Mario Maglione, interprete autentico della grande tradizione musicale partenopea.
L’evento, promosso dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, si è svolto alla presenza del presidente Ottavio Lucarelli, del vicepresidente Mimmo Falco e del segretario Enzo Colimoro, che hanno voluto sottolineare l’importanza di celebrare coloro che, nei rispettivi ambiti, incarnano valori fondamentali per la comunità.
“Sono onorato di questo riconoscimento – ha affermato il professor Corcione durante il suo intervento – ma penso di svolgere il mio lavoro nella normalità. L’umiltà è fondamentale, ma io aggiungerei anche l’educazione.
L’educazione è la base dell’umanizzazione della medicina. Essere educati con i pazienti e con i loro familiari può davvero cambiare tutto, anche nelle situazioni più critiche che leggiamo spesso sui giornali. L’umanità fa la differenza”.
Il professore ha inoltre ribadito il ruolo etico della professione medica: “Chi sa deve donare il proprio sapere. Anche questo è un tipo di donazione. La trasmissione delle competenze alle nuove generazioni è essenziale: bisogna formare allievi che diventino persino migliori dei maestri, perché solo così si cresce davvero tutti.”
Visibilmente emozionato anche Mario Maglione, premiato per i suoi 50 anni di carriera: “Per me questa cerimonia è davvero speciale. L’anno scorso ho ricevuto un riconoscimento al Conservatorio di San Pietro a Majella, ma questo premio dell’Ordine dei Giornalisti mi tocca profondamente, perché arriva da chi racconta le storie della nostra terra. Amo profondamente Napoli, amo la canzone napoletana: per me è il massimo.”
Il celebre interprete ha voluto sottolineare il suo continuo impegno anche nel sociale: “Quando si tratta di beneficenza vera, io ci sono sempre.
Non mi interessano gli eventi di facciata: quando è per aiutare davvero qualcuno, io sono in prima linea. La mia musica vuole restituire alla città un po’ di tutto quello che mi ha dato in questi anni”.
Due percorsi diversi, uniti da un filo comune: la passione autentica per il proprio lavoro, l’amore per Napoli e il desiderio di restituire alla comunità ciò che si è ricevuto. Il riconoscimento dell’Ordine dei Giornalisti rappresenta un tributo simbolico, ma potente, a due storie che ispirano e che meritano di essere raccontate.
(nella foto in alto da sinistra Ottavio Lucarelli, Mario Maglione, Enzo Colimoro, Mimmo Falco e Antonio Corcione)