NAPOLI – Una storia che poteva trasformarsi in tragedia nel quartiere di Ponticelli, periferia orientale di Napoli.

Un salvataggio in extremis, un tentato suicidio messo in atto da Lucrezia (nome di fantasia – ndr) bloccata da una  pattuglia della Polizia di Stato del Commissariato di Ponticelli dai due agenti D.R.G. e L.F. giunti al domicilio su chiamata in emergenza del fratello.

Arrivati sul posto i due agenti mentre erano intenti a parlare con i parenti della ragazza in  evidente stato di escandescenza e dediti a sedare gli animi, la ventinovenne con un guizzo si è sporta dalla finestra del bagno già col mezzo busto verso l’esterno ripetendo la stessa frase “lo faccio” (lanciarsi nel vuoto –Ndr).

Un’opera di salvataggio di una vita che avrebbe allungato la lunga lista di suicidi domestici e aumentato l’indifferenza da parte di istituzioni ed enti locali alla richiesta di aiuto da parte dei parenti disperati che da tempo lamentano già atteggiamenti di squilibrio in casa con morsi, schiaffi, spintoni e lancio di oggetto di ogni genere.

Trasportata d’urgenza al vicino “Ospedale del Mare” dai sanitari del 118 è stata affidata alle cure dei sanitari e dello psichiatra.

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