Roma, 7 apr. (askanews) – E’ stata presentato a Vinitaly 2025, dalla Coldiretti il primo progetto di birra a filiera completamente italiana, “dalla terra al bicchiere”. Si chiama “Bionda sarda”: nasce in Sardegna ma punta a diventare un modello replicabile su tutto il territorio nazionale. Si tratta del primo progetto pilota voluto da Coldiretti e dal Consorzio Birra Italiana per rilanciare la produzione brassicola sull’isola, creando una filiera corta, sostenibile ed etica, che coinvolge 20 birrifici locali, una cooperativa di produttori di luppolo e una cooperativa di cerealicoltori.

L’iniziativa è stata al centro di un incontro a Casa Coldiretti alla presenza, tra gli altri, del presidente Ettore Prandini, del segretario generale Vincenzo Gesmundo, del presidente del Consorzio Birra Italiana Teo Musso, del presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni.

Grazie ai 60 ettari coltivati nell’autunno 2023 e raccolti nell’estate 2024, nonostante le difficoltà legate a incendi e siccità, i primi risultati sono stati “incoraggianti”. La cooperativa ha fornito sementi uniformi e assistenza agronomica continua, garantendo un ciclo produttivo controllato e di qualità. L’orzo raccolto viene trasformato in malto pronto all’uso e interamente destinato ai birrifici locali, riducendo i costi di trasporto e valorizzando la materia prima locale. Sulla bottiglia c’è un Qr code che permette di vedere dove sono stati coltivati e trasformati i prodotti agricoli utilizzati.

Questo modello innovativo, spiega Coldiretti in una nota, permette agli agricoltori di ottenere una remunerazione superiore rispetto ai prezzi di mercato, mentre i birrifici possono contare su una fornitura stabile e vicina. Tra i prossimi obiettivi vi sono l’espansione delle superfici coltivate, la formazione continua degli agricoltori e lo sviluppo delle Strade della Birra sarda per promuovere il birraturismo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *