Milano, 3 apr. (askanews) – “Il fenomeno dei dazi è estremamente pericoloso per l’economia globale perché il rischio recessione è dietro l’angolo”. All’indomani dell’annuncio dei dazi da parte del presidente americano, Donald Trump, parla l’amministratore delegato di Lavazza, Antonio Baravalle, che in occasione della presentazione dei conti 2024 del gruppo a Milano anticipa il progetto di realizzare il 100% della produzione destinata al mercato americano lì. Il gruppo del caffè torinese anni fa ha deciso di “allocare le produzioni vicino al consumatore e abbiamo preso la decisione di avere una produzione americana in Nord America – ha detto – A oggi già il 50% della nostra produzione americana è fatta in loco, ci manca un 50%. Il progetto è già approvato e si tratta di accelerare” per arrivare al 100%. “Chiaro che ci sono dei tempi, bisognerà capire – ha aggiunto – Noi siamo pronti e vedremo che evoluzione ci sarà”.
L’amministratore delegato ha sottolineato che Lavazza ha “una presenza importate negli Stati Uniti, il mercato pesa il 16% e fatturiamo 400 milioni in Usa. Il nostro obiettivo rimane quello di crescere lì perché ha una dimensione di mercato immenso”. “E’ chiaro – ha aggiunto – che i dazi fanno male a tutti alla fine”, ma “è presto per un giudizio”. Baravalle non ha nascosto stupore anche per il dazio del 10% sui prodotti dal Brasile. “Il mercato americano dal caffè è controllato dall’industria americana quindi – è stato il suo ragionamento – saranno tutte tassate del 10%? Il caffè arriva dal Brasile, quindi l’industria americana dal caffè verrà tassata del 10%”.
Lavazza ha chiuso il 2024 con un fatturato pari a 3,35 miliardi, in crescita del 9,1% sul 2023. L’utile netto tornato a salire 82 milioni il 20,6% in più rispetto a un anno prima. L’Ebitda del gruppo, pari a 312 milioni, mostra una crescita del 18,6% mentre l’Ebit si è attestato a 130 milioni, dai 97 milioni dell’esercizio precedente. La posizione finanziaria netta a fine 2024 è stat negativa per 511 milioni e riflette le operazioni straordinarie, in particolare l’Opa su Ivs group attuata nell’esercizio 2024.
Per quanto riguarda l’anno in corso Baravallle prevede che sarà un anno difficile con volumi in calo “neanche paragonabile a quello del Covid”. “Stiamo parlando di un anno estremamente complesso, difficilmente potrei scommettere su un 2025 che abbia un valore in crescita, come redditività e risultati, rispetto a questo”. “Mi aspetto di vedere un impatto più significativamente negativo sui volumi. I volumi del mercato saranno in calo, i prezzi della materia prima crescono, tutta l’industria del caffè sarà in difficoltà”. “Sono 13 anni che sono in Lavazza e sarà il più difficile da quando sono qua, neanche paragonabile al Covid”, ha concluso.