Roma, 28 mar. (askanews) – L’idea che l’Italia dovrà prima o poi scegliere da che parte stare, se con gli Stati Uniti o con l’Europa, è “infantile” e “superficiale”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’intervista pubblicata oggi sul Financial Times e rilasciata poche ore prima che Trump annunciasse tariffe del 25% sulle importazioni di auto.

Secondo la premier è “nell’interesse di tutti” superare le gravi tensioni nelle relazioni transatlantiche, aggiungendo che le reazioni di alcuni leader europei agli annunci di Trump sono spesso “un po’ troppo politiche”. “A volte – dice Meloni – ho l’impressione che rispondiamo semplicemente d’istinto”. “In questi argomenti bisogna dire ‘Manteniamo la calma, ragazzi. Pensiamoci'”. Sui dazi, in particolare, tra Usa e Ue “ci sono grandi differenze sui singoli beni”. “È su questo – sostiene -che dobbiamo lavorare per trovare una buona soluzione comune”. Di certo, secondo Meloni, nel rapporto con gli Usa di Trump l’Ue sconta la lentezza del suo processo decisionale: “Non è facile competere con qualcuno che in un giorno può firmare 100 ordini esecutivi”.

Per quanto riguarda il nostro Paese, “l’Italia – sostiene la premier – può avere buoni rapporti con Stati Uniti e se c’è qualcosa che l’Italia può fare per evitare uno scontro degli Stati Uniti con l’Europa e per costruire ponti, lo farò, ed è nell’interesse degli europei”. Gli Usa, sottolinea, sono il “primo alleato” dell’Italia. “Sono conservatrice. Trump è un leader repubblicano. Sicuramente sono più vicina a lui che a molti altri, ma capisco un leader che difende i suoi interessi nazionali. Io – rimarca Meloni – difendo i miei”.

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