Roma, 26 mar. (askanews) – “L’agricoltura è un settore che molto più di altri ha saputo attrezarsi per le sfide della contemporaneità e l’agricoltura diventa ‘cool’ quando la si rende comprensibile in modo elementare. Oggi i giovani che sono altamente tecnologici possono facilmente comprendere cos’è l’agricoltura di precisione”. Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giulia intervenendo ad Agricoltura E’ al convegno “Agricoltura è Ricerca”, al quale partecipano anche i ministri dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, Andrea Rocchi, presidente del Crea e Massimo Vincenzini, presidente dei Georgofili. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana.
“Noi vogliamo mettere a servizio delle aree interne, di quelle svantaggiate e delle periferie – ha detto Giuli – un lavoro di monitoraggio da parte del Governo intero per dare accesso ai sistemi culturali per chi normalmente è svantaggiato, ad esempio trasformando una biblioteca in un centro culturale. Fare cultura e fare agricoltura sono due processi paralleli che si intersecano e sono un deterrente rispetto al fare la valigia e abbandonare il territorio”.
Per questo, “il piano Olivetti vuol dire lavorare con i ministri Bernini, Valditara, Lollobrigida – ha concluso Giuli – aprendo le porte a un disegno complessivo interministeriale che coinvolge il Governo nel suo insieme nel rapporto con il privato per riaccendere le energie dei territori. Dove ci sono radici c’è qualcosa che germoglia. Noi sosteniamo il lavoro del ministero dell’Agricoltura”.