A livello nazionale non si contano, per fortuna, le iniziative pe sostenere la Fondazione “Telethon”, da sempre vicina ai pazienti che affrontano malattie genetiche rare, spesso sconosciute, dimenticate dai grandi investimenti pubblici e privati.
«Ogni vita conta e ogni persona ha diritto a una speranza», ribadiscono a ogni piè sospinto i volontari della Fondazione ed è proprio con questo spirito che l’Avis di Santa Maria Capua Vetere ha organizzato uno splendido pranzo-spettacolo, conclusosi con una cospicua raccolta fondi.
Notevole il sostegno assicurato da molte associazioni del territorio, a cominciare da quelle combattentistiche e d’arma, che della solidarietà fanno un punto cruciale della loro attività.
L’Associazione Nazionale Bersaglieri era rappresentata da Enrico Santillo (nella foto in alto), presidente provinciale di Caserta e consigliere regionale, austero capitano in armi e brillante commercialista dopo aver lasciato il Corpo d’élite dell’Esercito Italiano, senza però mai smettere di indossare il cappello piumato e correre dietro alla Fanfara.
All’evento era presente con Carla Giaquinto, presidente del Centro Italiano Femminile, e con l’artista ucraina Tetyana Sciacmatova, concordi nel sostenere che «la solidarietà fa bene soprattutto a chi la pratica, perché lo eleva spiritualmente e gli fa provare la gioia più grande per un essere umano: aiutare chi soffre, chi “resta indietro”, le vittime della barbarie».
Sposato con una cittadina ucraina, Santillo non ha mancato di ricordare come, soprattutto negli ultimi tre anni, abbia avuto modo di tradurre in azioni concrete i nobili precetti solidaristici, organizzando frequenti spedizioni di beni di prima necessità per quel martoriato popolo ancora una volta vessato dall’ingombrante vicino, grazie anche al valido sostegno dell’amico di una vita, Antonio Gargiulo, presidente del Lions Club Sammaritano.
Tetyana Sciacmatova, ingegnere con passione per la pittura, in Italia dal 1998, ha offerto i suoi quadri, andati a ruba non solo per spirito solidaristico. Il raffinato stile, da tutti apprezzato, tradisce per certi versi l’inevitabile influsso del grande pittore Taras Hryhorovyč Ševčenko e per altri l’inquietudine di Vasilij Vasil’evič Kandinskij, coniugando in modo magistrale l’essere e il divenire di una donna con visioni oniriche ancorate all’armonia del bello, disturbate da una realtà che strugge l’anima e genera sofferenza.
Toccando i cuori dei convenuti, non senza un pizzico di commozione ha parlato della sua patria e dei tormenti con i quali convive da quel tragico marzo 2022, tradotti nell’opera pittorica intitolata “Lacrime”.
Molto soddisfatto per il successo dell’iniziativa il presidente dell’Avis, Umberto di Gennaro, cuore pulsante della preziosa associazione sin dalla sua istituzione nella città e indomito organizzatore di memorabili eventi.
Davide Mattei
L’articolo Santa Maria Capua Vetere, nobile iniziativa dell’Avis pro Telethon proviene da Notiziedi.it.