“C’è un video di quella serata”
Roma, 30 gen. (askanews) – “Alessio è stato persuaso lì a Malta, per poter avere il rimpatrio, a fare una dichiarazione di ammissione di responsabilità, perché in quelle ore, in quei momenti gli avevano detto che era l’unico modo per far rientro a casa, altrimenti sarebbe rimasto in prigione. Nel momento in cui poi ha accettato l’ammissione di colpevolezza, era obbligato a rientrare in Italia. Non sarebbe potuto rimanere lì, anche perché tra gli elementi di sanzione c’è proprio l’allontanamento”. Lo ha detto l’avvocato Egidio Caredda, legale di Alessio Lupo, il fidanzato di Claudia Chessa precipitata da un balcone di un albergo a Malta. L’uomo è stato raggiunto dai microfoni di Ore 14, la trasmissione di Milo Infante in onda su Rai 2.
“La versione di Alessio – continua – è esattamente contraria a quello che fino a oggi è stato riportato anche dalle varie testate giornalistiche che hanno ripreso una fonte derivante appunto dalle autorità maltesi. Peraltro ci sono dei contributi video, che depongono per l’esatto contrario. Questa discussione che ha avuto con la ragazza andava avanti fin dalla discoteca dove stavano prima, poi ha continuato nella stanza di albergo. E il ragazzo, poiché purtroppo erano soliti litigare, per prudenza aveva preso l’abitudine di registrare perché comunque avevano una relazione tossica quindi c’è la videoregistrazione anche di quella sera”.