Premier giapponese avrebbe voluto incontrarlo da presidente eletto
Roma, 30 gen. (askanews) – Il primo incontro tra il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba e il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump è in fase di pianificazione per il 7 febbraio a Washington. Lo scrive oggi il giornale Asahi shimbun, citando fonti attendibili.
I governi giapponese e statunitense stanno ultimando il programma del vertice. Si prevede che Ishiba e Trump discuteranno il rafforzamento della cooperazione in materia di sicurezza nazionale ed economia.
Diverse fonti legate ai governi giapponese e statunitense hanno dichiarato il 29 gennaio che Ishiba intende trasmettere al presidente Trump la volontà del Giappone di condividere le proprie responsabilità come alleato e di svolgere il proprio ruolo corrispondente per rafforzare un Indo-Pacifico libero e aperto. Questo impegno per una maggiore vicinanza si verifica mentre la Cina intensifica le sue attività provocatorie nel Mar Cinese Meridionale e nel Mar Cinese Orientale.
Ishiba mira a costruire una relazione personale e fiducia con il nuovo presidente e a concordare ulteriori approfondimenti dell’alleanza tra Giappone e Stati uniti, hanno detto le fonti. Trump, che sostiene una politica di “America First”, potrebbe chiedere tariffe più elevate sulle importazioni giapponesi e un ulteriore aumento delle spese militari durante l’incontro.
Pertanto, Ishiba intende enfatizzare la creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti da parte delle aziende giapponesi e l’aumento delle spese militari del suo paese al 2% del prodotto interno lordo. Tenendo conto dell’annuncio di Trump di aumentare la produzione di combustibili fossili, alcuni legislatori all’interno del governo hanno avanzato l’idea di espandere le importazioni di gas naturale di scisto dagli Stati Uniti.
“Vorrei condividere la mia comprensione con il presidente degli Stati Uniti su vari argomenti, inclusi la sicurezza nazionale e l’economia, per confermare ulteriori collaborazioni e portare l’alleanza tra Giappone e Stati Uniti ad un livello superiore” ha detto Ishiba rispondendo a domande alla sessione plenaria della Dieta.
Inoltre, Ishiba sta raccogliendo informazioni e all’inizio del mese ha incontrato a lungo il magnate Masayoshi Son, fondatore del gruppo SoftBank, che ha dimostrato di avere buoni rapporti con Trump, anche al grazie al fatto che il gruppo di Son si è messo a disposizione di Trump per l’investimento da 500 miliardi di dollari per le infrastrutture dell’intelligenza artificiale, assieme a OpenAI e Oracle. Si tratta del futuribile progetto Stargate (criticato da Elon Musk, il patron di Tesla alleato di Trump).
In questo senso, è certo che anche il tema dell’IA e dei semiconduttori sarà portato da Ishiba sul tavolo con Trump, alla ricerca di una collaborazione più profonda tra Giappone e Stati uniti, anche alla luce della sfida che arriva su questo fronte dalla Cina, che con DeepSeek e ora anche con il nuovo Qwen (di Alibaba) dice di essersi allineata e anzi di aver superato gli Usa.
Intanto, però, Ishiba non trascura di bussare all’altra porta, quella della Cina. Ieri il primo ministro giapponese ha dichiarato, nella sessione plenaria della Camera dei Consiglieri del Parlamento giapponese, che intende rafforzare la comunicazione con la Cina, mirando a costruire “una relazione bilaterale costruttiva e stabile”. Questo in vista di un possibile incontro con il presidente cinese Xi Jinping.