Dopo rapporto che chiede di aprire a donne successione imperiale

Roma, 30 gen. (askanews) – Il Giappone ha annunciato che congelerà i finanziamenti volontari al comitato delle Nazioni unite per i diritti delle donne, dopo che questa ha chiesto la fine della regola di successione imperiale riservata ai soli uomini. Lo riferiscono i media nipponici.

La decisione di Tokyo è una risposta a un rapporto pubblicato a ottobre dal Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne (CEDAW), che ha esortato il Giappone a rivedere la regola di successione maschile prevista dalla Legge della Casa imperiale in modo da consentire l’ascesa al trono imperiale di una donna.

La legge del 1947 ricalca, per quanto riguarda le regole di successione, la precedente norma prebellica, che consentiva solo agli uomini di diventare imperatore. Questa norma era stata adottata a partire dalla Restaurazione Meiji del 1868, mentre in precedenza era possibile anche alle donne diventare imperatrici regnanti. Storicamente il Giappone ha avuto otto imperatrici regnanti, l’ultima delle quali è stata Go-Sakuramachi nella seconda parte del XVIII secolo.

Il Giappone ha informato lunedì il CEDAW che sarà escluso dall’elenco dei destinatari dei contributi volontari annuali del paese, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Toshihiro Kitamura.

Il governo ha chiesto all’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i Diritti umani, che gestisce il CEDAW, di non utilizzare i contributi giapponesi per le sue attività. Il Giappone sospenderà inoltre una visita in Giappone da parte dei membri del comitato prevista entro la fine di marzo, ha aggiunto Kitamura.

Il Capo di Gabinetto, principale portavoce del governo, Yoshimasa Hayashi a ottobre ha definito il rapporto “deplorevole” e “inappropriato”, affermando che il Giappone aveva chiesto la rimozione del riferimento dal rapporto.

Kitamura ha ribadito la posizione del Giappone, secondo cui i requisiti per la successione imperiale non rientrano nei diritti fondamentali e che la successione riservata ai soli uomini prevista dalla Legge della Casa imperiale non viola i diritti fondamentali delle donne e non costituisce una forma di discriminazione.

La famiglia imperiale giapponese, in rapida diminuzione, conta attualmente solo 16 membri, di cui quattro uomini. Il più giovane membro maschio della famiglia imperiale, il principe Hisahito, è attualmente l’ultimo erede apparente, sollevando preoccupazioni per il sistema. Tuttavia, il governo conservatore sta cercando un modo per mantenere stabile la successione senza fare affidamento sulle donne, ad esempio consentendo alla famiglia di adottare nuovi membri maschi da ex famiglie nobili, che hanno perso il loro status dopo la Seconda guerra mondiale.

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