Su tracciabilità totale e geolocalizzazione delle coltivazioni

Roma, 30 gen. (askanews) – Tracciabilità totale delle produzioni a partire dal seme e geolocalizzazione delle coltivazioni per mappare le produzione. Sono i due progetti innovativi per migliorare la qualità delle produzioni nel settore sementiero attraverso le nuove tecnologie raccontati da Assosementi nel corso di Fieragricola TECH a Verona. L’associazione che rappresenta le aziende sementiere e vivaistiche italiane ha presentato i progetti Road to Quality e Mappatura delle Sementi, incentrati sulla tracciabilità dei processi produttivi e sulla geolocalizzazione delle coltivazioni portaseme.

Il progetto Road to Quality coinvolge tutti gli attori della filiera e certifica l’origine, la sicurezza e l’utilizzo delle migliori pratiche durante l’intero ciclo produttivo orticolo. La trasparenza è rafforzata dall’uso della blockchain, gestita dal software creato da GESAG, che, utilizzando un ERP integrato, centralizza dati qualitativi, logistici e amministrativi e favorisce l’analisi e il controllo a ogni livello. Road to Quality offre infine la possibilità al consumatore di ottenere tutte le informazioni sulla filiera produttiva, attraverso la scansione del QR Code presente sulle confezioni o direttamente sui prodotti.

Per rispondere invece all’esigenza di purezza genetica, un parametro essenziale per la qualità del seme, Assosementi, in collaborazione con la Società Agronica, ha sviluppato un software avanzato che consente la mappatura delle colture da seme tramite georeferenziazione delle coltivazioni portaseme. Il programma consente di verificare in tempo reale le effettive distanze fra i campi di produzione sementiera, permettendo ai tecnici delle ditte sementiere di intervenire immediatamente andando a sostituire la coltura potenzialmente pericolosa, qualora il parametro della distanza non fosse rispettato. In questo modo, si riducono le possibilità di inquinamento genetico indesiderato a vantaggio di un’elevata qualità del seme prodotto.

Il progetto ha trovato iniziale applicazione nelle regioni Emilia-Romagna, Marche e Umbria, che da tempo dispongono di normative locali per preservare la qualità delle sementi delle piante allogame. L’efficacia del programma ha fatto sì che lo stesso software venisse utilizzato volontariamente anche dagli operatori delle altre regioni con forte vocazione sementiera. L’obiettivo è favorire la massima diffusione del progetto, per incrementare ulteriormente la qualità e la competitività del settore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *