Crea: +9,4% su III trim. 2023. Usa +20,9%, Polonia +13,6%

Roma, 28 gen. (askanews) – Export trainante per l’agroalimentare italiano nel III trimestre del 2024, quando le esportazioni agroalimentari hanno superato i 16,8 miliardi di euro (+9,4% circa rispetto al III trimestre 2023), verso tutti i principali mercati esteri in particolare la Stati Uniti (+20,9%), e Polonia (+13,6%). I prodotti maggiormente esportati sono stati i derivati dei cereali (+10% in valore e quantità) e “oli e grassi” e prodotti dolciari (+20% in valore).

È quanto emerge dalla fotografia scattata nel III trimestre del 2024 da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia.

Stazionaria la performance economica nel III trimestre 2024, senza variazioni del PIL rispetto al trimestre precedente, che però è cresciuto dello 0,4% nei confronti del medesimo trimestre del 2023. Stazionario è anche il valore aggiunto dell’agricoltura a livello congiunturale (+1,8% rispetto al III trimestre 2023), mentre diminuisce il settore dell’industria (-0,7%) e cresce quello dei servizi (0,2%). Crescono i consumi finali nazionali (+1%), di cui 0,5% è dato dalla spesa delle famiglie per beni durevoli e diminuiscono gli investimenti fissi lordi (-1,2%).

Rispetto allo stesso periodo del 2023, fra luglio e settembre 2024, l’indice della produzione cresce per l’industria alimentare (+2,7%), mentre decresce per l’industria delle bevande (-2,8%). L’indice del fatturato cresce sul mercato estero sia per l’industria alimentare (+8%) sia per quella della bevande (+7%); sul fronte interno, invece, l’industria alimentare subisce una flessione (-1%) mentre quella della bevande registra una lieve crescita (+1%).

In aumento anche le importazioni (+4,1%): in crescita dalla Spagna (+13,4%), Germania (+10%) e Brasile (+16,3%) e in diminuzione dalla Grecia (-7%). Gli aumenti in valore hanno riguardato caffè e cacao greggio, come pure i prodotti ittici e lattiero caseari.

Per quanto riguarda il clima di fiducia, i dati raccolti su X dal 16 settembre al 2 dicembre 2024 evidenziano una prevalenza del clima di fiducia nei confronti del settore pari al 53,7%, seguita da un atteggiamento neutrale del 25,4%, negativo del 14% e misto (tra positività e negatività) del 6,9%, per un totale complessivo di 46,3% in contrapposizione alla fiducia espressa dalla maggioranza degli utenti.

Il bollettino continene anche uno speciale sulla spesa pubblica in agricoltura che, nel 2022 ha superato i 2,5 miliardi di euro.

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