“Contro di noi odio inspiegabile, svastiche sulle porte”
Roma, 27 gen. (askanews) – “I testimoni sopravvissuti dalla Shoah, come noi, sono stati vittime di un odio inspiegabile. A volte ci penso: perché noi siamo vittime di un odio così terribile che ottanta anni fa era così forte da volerci far sterminare. Non c’è nessuna base genetica alla base delle follie che hanno portato a voler segregare ebrei, ma anche neri, gialli, blu. Come non c’è nessuna base genetica per l’antisemitismo. Negli ultimi tempi, a seguito del 7 ottobre, abbiamo visto un risorgere dell’antisemitismo che credevamo estinto. Noi ebrei pensavamo fosse una cosa da libri di storia, del passato e questo ci fa pensare che il lavoro fatto con i viaggi della memoria non ha fatto tutto il suo effetto. Il pensiero più duro è che esso vive nelle società avanzate”. Così il presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun nel primo incontro con i 142 studenti romani protagonisti del Viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale. “In alcune case di amici miei – ha raccontato Fadlun agli studenti – sono comparse le svastiche, le stelle di Davide, le pietre d’inciampo sono state vandalizzate. La risposta che mi do è che forse dovremo andare alle radici di questo male profondo, che è l’odio per il diverso, per gli ebrei. Dovemmo destrutturare questo male per capirlo nei suoi aspetti costituenti. La mia speranza – ha concluso – è che con voi potremo dire un ‘mai più’, definitivo adesso: che non ci sia più un odio indistinto, per il diverso. Io sono ottimista, credo nella società che cresce, credo in voi: rendeteci orgogliosi ragazzi”.