“Risultati concreti anche per l’Italia”. Il valore delle diverse intese viaggia intorno ai 10 miliardi
Al-Ula, 27 gen. (askanews) – “L’opposizione mi rinfaccia qualsiasi cosa ma non c’è contraddizione fra quello che dicevo ieri e quello che faccio oggi” nel rapporto con l’Arabia Saudita. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Al-Ula, a proposito delle critiche che in passato aveva rivolto al regime saudita.
“Italia e Arabia Saudita – ha aggiunto – sono due nazioni che hanno interesse a stringere accordi strategici in materie come l’energia, come il rapporto con l’Africa, come la difesa, come gli investimenti. Altro tema, completamente altro tema, che io ho posto in passato è la questione eventualmente di chi dovesse favorire attività di proselitismo in Europa. Su questo io non ho cambiato idea, ma non mi pare che ci sia nulla di tutto questo nel lavoro che abbiamo fatto in questi giorni”.
Per la stabilizzazione di tutta l’area del Medio Oriente l’Arabia Saudita “è sicuramente un attore chiave”, ha sottolineato la presidente del Consiglio . “Io – ha aggiunto – penso che ad esempio sull’ipotesi alla quale noi lavoriamo e che supportiamo di una normalizzazione della questione medio orientale, quindi della soluzione dei due Stati, il tema di una normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele sia la questione chiave, una delle questioni che possono facilitare questo percorso”. Anche per il Libano “l’Arabia Saudita ha avuto un ruolo chiave nel lavoro che si sta facendo per rafforzare le istituzioni libanesi, particolarmente con l’elezione del nuovo presidente Aoun”. Per quello che riguarda la Siria “è un Paese impegnato alla stabilizzazione”. Quindi “è oggettivamente un attore che particolarmente nel Medio Oriente ma anche in Africa può avere e ha un ruolo molto importante di stabilizzazione e di normalizzazione e sicuramente è un interlocutore con il quale è importante lavorare insieme”.
Inoltre, “c’è un focus del governo italiano che va avanti ormai da oltre due anni particolarmente incentrato sul Mediterraneo allargato. Nel Mediterraneo allargato ovviamente le nazioni del Golfo assumono una centralità strategica, l’Arabia Saudita è un attore di primo piano quindi in questo nostro lavoro era molto importante questa visita. Ma come sempre non si tratta semplicemente di visite di cortesia, sono occasioni che ci consentono di lavorare per risultati concreti per l’Italia”, ha ricordato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Al-Ula.
“Nello specifico – ha aggiunto – la scelta qui in Arabia Saudita è stata quella di elevare il livello della nostra collaborazione al parternariato strategico. Significa un Consiglio che si riunisce periodicamente, fa stato degli avanzamenti del lavoro comune sulle materie prioritarie che vengono individuate e le materie prioritarie che noi abbiamo individuato sono ovviamente la cooperazione in materia energetica, in materia di difesa, sull’impulso agli investimenti reciproci fino ai temi legati all’archeologia. Il valore delle intese, tra intese governative e anche tra enti pubblici e privati, viaggia intorno ai 10 miliardi di euro. E’ l’inizio di un lavoro, di una fase che io considero nuova nella cooperazione strategica con questo importante attore del Golfo e del Mediterraneo allargato”.
Il rapporto, ha detto ancora, “coinvolge anche il lavoro comune che possiamo fare ad esempio soprattutto in materia energetica in Africa, quindi si inserisce all’interno di un lavoro più ampio che l’Italia sta portando avanti”. Su un altro fronte, la questione dei dazi con gli Usa, “uno scontro non conviene a nessuno” mentre “il dialogo e una soluzione equilibrata e bilanciata” è “il modo per affrontare” il tema “e quindi farò tutto quello che posso: è la strada che intendo percorrere, la strada che intendo suggerire per trovare delle soluzioni insieme all’amministrazione americana”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Al-Ula.