Co.As.It: offriremo contratto e supporto prima della partenza per l’Australia,

Milano, 24 gen. (askanews) – Sono migliaia i giovani italiani che ogni anno vanno in Australia con il visto Working Holidays, il sistema che permette di fare una vacanza e mantenersi con lavori temporanei con l’obiettivo di vivere un’esperienza formativa. Finita l’esperienza, la maggior parte di loro, anche chi riesce a rinnovare il visto per altri dodici mesi grazie all’estensione che si ottiene lavorando per 88 giorni in zone remote, è costretto a rientrare in Italia per le rigide norme australiane sull’immigrazione. Anche se c’è chi vorrebbe rimanere, attratto dall’alta qualità della vita delle città australiane, a partire da Melbourne che è da anni nelle prime posizioni, e dal potere locale d’acquisto migliore di quello delle città italiane. La possibilità di trovare un impiego, per alcune categorie di lavoratori specializzati, in effetti c’è. Soprattutto della sanità, dell’ingegneria, della programmazione e della tecnologia.

In particolare, a Melbourne, nello stato del Victoria, mancano insegnanti di italiano e assistenti domiciliari per la terza età. Lo segnala il Comitato Assistenza Italiani, Co.As.IT, storica organizzazione di Melbourne che fornisce supporto e assistenza agli emigranti italiani e ai loro discendenti.

“L’italiano, dopo il cinese, è la lingua più insegnata nelle scuole pubbliche dello Stato Victoria e a Melbourne – spiega Marco Fedi, amministratore delegato del CO.AS.IT. di Melbourne – Il problema oggi è che mancano gli insegnanti di italiano e il rischio è che le scuole sostituiscano nei prossimi anni i corsi di italiano con altre lingue o con altre materie”.

La carenza di queste figure è strutturale. E’ questo il motivo per cui il Co.As.It farà partire nei prossimi mesi un programma per reclutare insegnanti di italiano dall’Italia “e farli venire qui a Melbourne per insegnare nelle scuole pubbliche e rendere l’italiano la lingua più importante dello Stato del Victoria”, afferma Fedi.

Per sopperire alla mancanza di personale qualificato il Co.As.It ha in programma di aprire una sede di rappresentanza in Italia per iniziare un’operazione di reclutamento “diretto e mirato” di personale qualificato nei settori dell’assistenza agli anziani e insegnanti. L’obiettivo, spiega Fedi, è costruire un ponte tra Italia e Australia per reclutare personale qualificato che possa poi venire in Australia, lavorare con visto di lungo periodo e infine mirare alla residenza permanente. “Offriremo un contratto di lavoro a persone che sapranno prima di partire dove lavoreranno, come e a quali condizioni – spiega Fedi -. Ovviamente dovranno impegnarsi a fornire alcune garanzie. Potranno trasferirsi con la famiglia: copriremo alcuni costi, altri li dovremo negoziare. L’idea è quella di avere un programma ben definito, con persone che si impegnano a partire e che sapranno esattamente come funzionerà”.

Il Co.As.It attualmente gestisce due programmi, entrambi finanziati dal ministero degli Affari Esteri. “Da parte della Farnesina è un sostegno molto importante per la nostra attività: uno riguarda i cosiddetti assistenti linguistici – spiega Fedi – che vengono assegnati alle scuole con lo scopo di aiutare gli insegnanti di italiano a rendere più attuale l’uso della lingua italiana, con uso di nuove metodologie didattiche e l’assistenza diretta nella preparazione del materiale per lo studio. Anche all’estero – sottolinea Fedi – stanno seguendo la stessa strada e la figura dell’assistente linguistico si sta diffondendo”.

L’organizzazione – riconosciuta dallo Stato Victoria – organizza anche i corsi per il doposcuola, oltre che i corsi per adulti il saboto e per la scuola dell’obbligo e mette a disposizione di studenti e insegnanti materiale di studio della lingua e della cultura italiana e sta realizzando – grazie a un recente acquisto di libri presso la Feltrinelli – una grande biblioteca presso il proprio Centro risorse, già dotato di materiali e e attrezzature. Tra le varie attività, gestisce anche il Museo italiano, dove viene raccontata la storia dell’immigrazione italiana in Australia.

(di Marco D’Auria)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *