Lo riferisce la spagnola Ribera al Ft. Nodo sulle auto cinesi

Roma, 23 gen. (askanews) – All’opposto di quanto sta facendo Donald Trump negli Usa, che ha smantellato gli “incentivi ingiusti” a favore delle auto elettriche, la Commissione europea sta studiando un possibile schema di sussidi agli acquisti di veicoli elettrici in Europa. Lo ha riferito la vicepresidente della Commissione, la spagnola Teresa Ribera, in una intervista al Financial Times.

I tecnici della Ue devono ancora valutate le opzioni per un eventuale schema di questo tipo. “Ha senso studiare come potremmo (agire) in chiave pan-europea per facilitare delle misure, piuttosto che tramite schemi nazionali”, ha affermato.

Uno dei problemi di questo eventuale schema sarebbe quello di evitare che alla fine si risolva con aiuti a favore di auto elettriche cinesi. Perché la stessa Ribera ha dovuto riconoscere che c’è una “complicazione” dovuta al disallineamento tra quelli che sono gli obiettivi di elettrificazione della Ue e le effettive capacità dei marchi europei di assicurare produzioni adeguate in termini qualitativi e quantitativi.

Ribera ha peraltro ribadito la sua ostilità all’ipotesi di rinviare il termine del 2035, fissato dalle politiche europee per la messa al bando sulla produzione di auto con propulsori endotermici.

Il tutto contrasta in maniera stridente ora con la svolta operata dagli Stati Uniti da Trump. Al suo primo giorno di insediamento alla Casa Bianca, dopo aver ordinato la cessazione delle politiche per il passaggio all’elettrico, ha detto chiaro ai suoi concittadini: “potrete tornare ad acquistare le auto che preferite”, senza vincoli, quindi, verso propulsori elettrici o sistemi ibridi.

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