Il viceministro: “Ovviamente interlocutore principale sono gli Usa”

Roma, 22 gen. (askanews) – “E’ ovvio che l’Europa debba cambiare marcia perché senza un salto di qualità rischia di essere marginale fra Usa, Russia, Cina e India, anche se è il mercato più ricco del mondo”. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista al direttore di askanews Gianni Todini, commentando le parole della presidente della Commissione Ursula von der Leyen al World Economic Forum di Davos, dove ha detto che per l’Europa è iniziata una “nuova era di dura concorrenza geostrategica”.

Tajani ha sostenuto che l’Ue “deve concludere intanto il suo percorso verso il mercato interno, e poi cominciare a pensare a una difesa comune europea. Ovviamente il nostro interlocutore principale sono gli Stati Uniti, siamo due facce della stessa medaglia; io sono contro la pena di morte chiaro ma c’è una condivisione di valori comuni”.

Quanto alla possibilità di individuare pragmaticamente delle priorità europee, “oltre i blocchi e i tabù” nella formula di von der Leyen, il ministro degli Esteri ha evidenziato che “dobbiamo guardare all’India, paese destinato a un ruolo importante. Ma l’Europa deve anche darsi una politica industriale perché se non punta a una crescita di questo settore rischia di impoverirsi”.

Tajani, ha inoltre individuato alcuni punti fondamentali da affrontare per la crescita industriale italiana: “La priorità è avere una politica industriale, far sì che la Green Economy diventi un’opportunità, la lotta al cambiamento climatico non può essere frutto di una scelta ideologica bensì di un’azione pragmatica, che metta sempre al centro la persona. Non possiamo pensare di cambiare il nostro sistema industriale in tempi troppo rapidi senza tener conto della questione sociale, non possiamo permetterci di perdere posti di lavoro”. “Noi daremo alcune idee, penso alla riduzione della burocrazia per favorire una politica industriale, serve anche avere una visione europea, cambiare le regole obsolete della concorrenza. ma vogliamo anche ascoltare le reazioni dell’industria, vogliamo sapere se le nostre idee, le nostre proposte sono apprezzate da loro o se hanno suggerimenti diversi”, ha detto Tajani al direttore Gianni Todini, in vista del lancio sabato a Milano del “piano industriale per l’Italia e per l’Europa” di Forza Italia.

“Nel giro di una ventina di giorni proporremo un documento conclusivo. Però l’Italia non può permettersi di avere una forza di governo che non si occupa di politica industriale. Siamo la seconda manifattura d’Europa e la quarta potenza commerciale mondiale. Non avere una politica industriale coordinata con una politica europea rischia di fare danni sociali enormi”, ha sottolineato il vicepremier Tajani.

Sul fronte mediorientale, dopo la tregua raggiunta a Gaza, l’Italia è impegnata per la stabilizzazione dell’area mediorientale allargata e guarda con favore alla possibilità che si riapra concretamente il capitolo degli Accordi di Abramo. Ha evidenziato il vicepremier, intervistato dal direttore di askanews Gianni Todini.

“L’Italia ha un’attività diplomatica molto intensa, c’è un lavoro costante perché siamo protagonisti nel Mediterraneo e se si stabilizza il Medio oriente si stabilizza tutto il Mediterraneo”, ha affermato Tajani. Riflettendo sull’intervento al World Economic Forum del presidente israeliano Herzog, che ha indicato la minaccia iraniana e ha descritto l’Arabia Saudita come attore di stabilità regionale, Tajani ha rilevato che “Herzog ha ragione, l’Arabia Saudita deve essere protagonista di questa nuova stagione; torniamo al 6 ottobre 2023, il lavoro per gli Accordi di Abramo diventa una priorità, Hamas ha attaccato il 7 ottobre proprio per far saltare gli accordi di Abramo”.

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, nell’intervista con il direttore di askanews, Gianni Todini, ha anche annunciato che l’Italia ospiterà 21 bambini palestinesi con patologie oncologiche.

“Le Nazioni Unite dovrebbero svolgere un ruolo più efficace, non sempre sono state protagoniste. Noi lavoriamo bene con il Programma Alimentare Mondiale per esempio nel programma Food For Gaza, essendo ben visti sia da israeliani che palestinesi. Possiamo svolgere un ruolo importante per aiutare la popolazione civile. Per questo – ha spiegato Tajani – abbiamo deciso di ospitare in Italia 21 bambini malati di tumore che arriveranno negli ospedali di Roma e di Torino grazie a un accordo che stiamo organizzando in queste ore”.

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