Prima firmataria l’europarlamentare leghista Anna Maria Cisint

Roma, 22 gen. (askanews) – Un’interrogazione alla Commissione europea in merito alla crisi del comparto frutticolo e viticolo, legata sia alla riduzione e/o abolizione di determinati principi attivi necessari a combattere le principali fitopatie, sia in merito alle politiche di importazione a vantaggio di paesi terzi, di prodotti coltivati con sostanze diverse da quelle autorizzate in Ue. Prima firmataria dell’interrogazione è Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega, ma l’interrogazione è stata firmata anche dagli europarlamentari Stancanelli, Ceccardi, Patriciello, Sardone, Vannacci della Lega (Patriots for Europe), Fidanza, Ciriani, Cavedagna, Fiocchi e Berlato di Fratelli d’Italia (Ecr).

Nel testo trasmesso, “ho richiamato il caso del divieto dell’uso in campo del Thiamethoxam – spiega Cisint in una nota – utilizzato efficacemente nella lotta al vettore della flavescenza dorata, menzionando le proposte in discussione relative al divieto d’uso di principi attivi efficaci nella lotta alla cimice marmorata asiatica, che metterebbe ulteriormente in crisi frutticoltura italiana che negli ultimi 15 anni ha perso piú di 200.000 ettari di coltivazioni”.

“L’Ue continua la sua insensata crociata green, propinandoci un menu a base di farina di larve, con contorno di limitazioni sull’utilizzo dei fitofarmaci, nel frattempo i nostri agricoltori possono acquistare la frutta importata al supermercato anziché produrla – prosegue l’europarlamentare – oppure andare a coltivarla senza troppe limitazioni al di fuori dell’Ue, per poi importarla: qualcosa in più di un semplice paradosso. Ho chiesto alla Commissione quali iniziative intenda intraprendere per supportare concretamente la frutticoltura europea e l’affiancamento di una procedura che valuti preventivamente l’esistenza e l’efficacia di strumenti alternativi nonché una valutazione sull’impatto economico e sociale, nelle proposte di riduzione o esclusione di un determinato principio attivo utilizzato nella lotta fitosanitaria”.

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