Dati report ISTAT su imprese e Ict

La percentuale di piccole e medie imprese (PMI) che ha effettuato vendite online per almeno l’uno per cento del fatturato totale passa dal 13% nel 2023 al 14,7% (20,1% nell’Ue27). Il segmento delle PMI coinvolte nell’e-commerce che ha realizzato online il 14% dei ricavi totali cresce dal 18,5% al 19,9%, in riduzione rispetto al 15,5% del 2023. Questi dati provengono da un report ISTAT su imprese e Ict.

In termini generali, il 20,4% delle imprese con almeno dieci dipendenti ha effettuato vendite online, generando il 16,9% del fatturato totale (rispetto al 17,7% del 2023). La percentuale di imprese che vendono online, attraverso il web o altri sistemi di scambio elettronico di dati sugli ordini aumenta in base alle dimensioni aziendali, passando dal 19,1% tra le imprese con 10-49 dipendenti al 49% nelle imprese più grandi.

Analizzando la ripartizione, il settore energetico contribuisce al 22,6% del totale delle vendite online, il settore manifatturiero al 33,2% (con il 10,5% proveniente dall’industria automobilistica) e i servizi al 43% (27,7% dal commercio).

Per quanto riguarda le dimensioni aziendali, il 55% del valore delle vendite online proviene da imprese di grandi dimensioni, mentre il 45% è attribuito alle PMI. Le aree geografiche più dinamiche sono il Nord-ovest e il Centro, con rispettivamente il 41,5% e il 36,0% delle vendite online.

Le imprese del commercio (28,4%), dell’ospitalità (14,4%) e della ristorazione (8,9%) sono quelle che eccellono maggiormente nella vendita online. Tra le imprese italiane con un minimo di dieci dipendenti che commerciano attraverso il web, il 78,8% utilizza piattaforme e siti web di proprietà o appartenenti al proprio gruppo, mentre il 60,4% (45,3% nell’Ue27) si rivolge a marketplace online.

L’Italia si colloca tra i principali Paesi per l’uso di intermediari nelle vendite online, subito dopo Lituania, Polonia, Grecia e Cipro. Le imprese che utilizzano il web per vendere si rivolgono all’84,3% dei consumatori finali e al 64,4% ad altre imprese.

Il commercio online che coinvolge clienti esteri riguarda il 51,2% delle imprese che vendono sul web (44,2% nell’Ue27). In particolare, tra queste si distinguono il settore dell’abbigliamento (80,3% di imprese), la produzione di veicoli (92,4%) e il settore dell’ospitalità (96,1%).

Negli ultimi anni, anche la percentuale di PMI che vendono tramite web a clienti in altri paesi (sia nell’Ue che nel resto del mondo) è aumentata: nel 2021, il valore era del 41,8% per le PMI italiane e del 42% come media per le PMI dell’Ue27; nell’anno successivo, le quote sono salite rispettivamente al 46,5% (PMI italiane) e al 43,1% (PMI Ue27), e nel 2024 si osserva un ulteriore incremento del 10% per le PMI italiane, raggiungendo il 51,3% (44,1% media PMI Ue27).

Ciro Di Pietro

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