Alunni oggetto di commenti razzisti: cultura veicolo di crescita e apertura

Roma, 20 gen. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato questa mattina a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serra di Falco, nel quartiere Noce-Malaspina. Si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perché”, al centro di Palermo. “Siete una scuola che esprime i valori veri della convivenza nel nostro paese in un mondo che è sempre più unito e connesso – ha detto il capo dello Stato -, sempre più senza confini, è una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere, per questo complimenti e auguri”.

Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita è stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al Presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.

I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il – “Va, pensiero” dal Nabucco. “Siete bravissimi – ha detto Mattarella – avete eseguito magistralmente questi pezzi e non è facile con tanti strumenti. La musica così come i libri, la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva e quello che state facendo in questa scuola è un bel motivo di soddisfazione”.

“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa non facile, impegnante, difficile ma esaltante”, ha detto il Presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.

“Abbiate sempre fiducia in voi stessi e cercate di approfondire quello che preferite, cercate di trovare la vostra strada per il futuro secondo le vostre inclinazioni, preferenze, convinzioni”, è il suggerimento che il capo dello Stato ha dato ai bambini.

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