Consiglio nazionale coinvolto in “fase consultiva”, percorso potrebbe non concludersi oggi
Roma, 20 gen. (askanews) – Si riunisce nuovamente nel primo pomeriggio il Consiglio nazionale del Movimento 5 stelle, che il leader stellato Giuseppe Conte ha deciso di coinvolgere “in fase consultiva”, spiega una fonte interna, nell’iter per la ridefinizione delle regole interne. La precedente riunione, convocata una settimana fa, si è conclusa senza nessuna deliberazione ed è servita solo a sancire l’avvio di una “road map” per attuare le decisioni politiche e statutarie assunte nel voto finale del “processo costituente” del M5S. Non tutte le indicazioni venute dal voto degli iscritti sullo statuto o sul codice etico sono infatti automaticamente applicabili, anche se finalmente nei giorni scorsi è sparito il volto di Beppe Grillo dall’organigramma pubblicato sul sito ufficiale del Movimento: fino alla settimana scorsa era indicato come garante benché la sua funzione sia stata abrogata dalla consultazione on line, votata e poi rivotata a larga maggioranza su richiesta dello stesso fondatore ed ex garante, che aveva invitato senza successo gli iscritti a disertare le urne virtuali.
Molto attesa è la formulazione che Conte dovrà proporre sulle regole per i mandati elettivi nelle istituzioni, un tema che influisce inevitabilmente anche sulla materia delle alleanze: in Campania, l’eventuale candidatura per il centrosinistra dell’ex presidente della Camera Roberto Fico o dell’ex ministro Sergio Costa alla presidenza della Regione, richiede appunto un nuovo assetto delle regole sulle candidature stellate. Il precedente limite rigido dei due mandati è stato definitivamente abolito, ma l’ex premier si è assunto il compito di sintetizzare le varie ipotesi apprezzate dagli iscritti: come la possibilità di ignorare il limite per le candidature a sindaco o presidente di Regione, quella di derogare allo stesso limite anche per le cariche parlamentari ma su proposta motivata dei vertici o dei gruppi territoriali, da sottoporre al voto della comunità online, infine quella di consentire un terzo mandato parlamentare a patto che si sia osservata una “pausa” di cinque anni, lunga quindi quanto una legislatura. Nella riunione della scorsa settimana Conte si è limitato a indicare dei paletti: sì al superamento del “tetto” dei due mandati ma no a un “liberi tutti” che possa consentire agli eletti a 5 stelle di accumulare mandati su mandati e vivere di politica per sempre.
Il passaggio conclusivo dell’iter avviato dal “processo costituente” e perfezionato nelle votazioni online dei mesi scorsi, tuttavia, potrebbe non essere quello odierno. Fonti parlamentari qualificate dicono di non sapere se Conte sia pronto a sciorinare di fronte al Consiglio nazionale una proposta organica per sciogliere tutti i nodi ancora in discussione; e osservano che trattandosi di “fase consultiva” è probabile che Conte si limiti a presentare le sue proposte all’organismo direttivo, per poi formalizzarle, magari entro questa stessa settimana, al Comitato di garanzia che, eliminato Grillo, resta pur sempre in piedi come organo “terzo” rispetto alla direzione politica (in attesa di essere sostituito da un organismo anch’esso rivisto secondo le indicazioni espresse nel voto degli iscritti).