Fertilizzante più usato. Agricoltori temono effetto domino

Roma, 20 gen. (askanews) – Per il settore primario 2025 parte male sul fronte dei prezzi. La fiammata del prezzo del gas ha fatto infatti schizzare del 10-15% in due settimane il costo dell’urea, che è in assoluto il fertilizzante più utilizzato nei campi fornendo i nutrienti essenziali per la crescita delle piante.

“È un campanello d’allarme: ora gli agricoltori sono spaventati dall’effetto domino. Il nuovo caro energia spinge in alto i costi di produzione di materie prime indispensabili in un momento in cui la quotazione delle principali commodity, grano in primis, tocca il minimo storico. Rischiamo di perdere redditività e competitività”, spiega in una nota il presidente regionale di Confagricoltura Marcello Bonvicini.

Occorre monitorare l’andamento del mercato dei concimi azotati, valutare l’impiego di input sostitutivi introducendo anche protocolli di coltivazione più innovativi e poi ancora favorire l’uso agronomico degli effluenti di allevamento, è il monito di Confagricoltura Emilia Romagna. E bisogna mantenere alta l’attenzione sul comparto delle energie da fonti rinnovabili.

“Continuare sulla strada degli investimenti intrapresa con il PNRR promuovendo politiche di incentivazione, valorizzando i sottoprodotti agricoli a fini energetici e l’uso del digestato da reflui zootecnici sulle colture in atto, a beneficio della fertilità agricola e dello stoccaggio di carbonio nel suolo”, conclude Nicola Gherardi, membro di giunta di Confagricoltura nonché vice-presidente della Confederazione dei bieticoltori-CGBI, realtà impegnata nello sviluppo delle agroenergie in particolare biogas e biometano di origine agricola partendo dall’aggregazione di aziende e allevamenti.

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