Cattolici tornino a incidere ma nel dialogo

Città del Vaticano, 20 gen. (askanews) – “Guardiamo con simpatia agli sforzi per una rinnovata presenza dei cristiani nella vita politica del Paese e, mi auguro, dell’Europa”. A chiarirlo il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Matteo Zuppi aprendo a Roma i lavori del Consiglio permanente della Cei. Una presenza nuova e più incisiva, ha poi spiegato il porporato, citando l’enciclica di Papa Paolo VI “Ecclesiam suam” che vada di pari passo con “una Chiesa profetica e che dialoga”.

Attori di questo dialogo, ha quindi spiegato il porporato parlando davanti al ‘parlamentino’ dei vescovi “sono tutti i credenti nella loro vita personale, relazionale, lavorativa, sono le istituzioni ecclesiali, le parrocchie, i movimenti. Parlare con tutti delle grandi e piccole tematiche della vita quotidiana e della dimensione sociale e nazionale: in queste parole e nella relazione circolano anche le parole della fede”, ha spiegato.

Una “estroversione” di un cattolicesimo che, un tempo “era forte, ma piuttosto arroccato nelle sue istituzioni”.

“Il sogno di Montini – ha poi concluso Zuppi – è che il messaggio cristiano ritorni nella circolazione del discorso degli uomini e delle donne del proprio tempo, che inquieti le coscienze, che tocchi i cuori, che non sia emarginato dal quotidiano o dalla cultura”. C

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