Indagine relativa al primo semestre 2024
Durante il primo semestre del 2024, la richiesta di finanziamenti da parte delle aziende è rimasta sostanzialmente invariata: si è registrato un lieve incremento nel Nord e nel Sud, mentre nel Centro la domanda ha subito una diminuzione.
Questo viene riportato dalla Banca d’Italia nel Report “La domanda e l’offerta di credito a livello territoriale, dicembre 2024”, che presenta i risultati dell’analisi Regional Bank Lending Survey, eseguita dalle filiali regionali della Banca d’Italia su un campione di 240 Istituti di credito riguardante il primo semestre del 2024.
L’indagine fornisce informazioni sulla domanda di finanziamenti richiesti da imprese e famiglie, oltre che sulle modalità di offerta praticate dalle banche; l’analisi è suddivisa per regione geografica e settore economico.
Nelle regioni settentrionali e meridionali, si segnala un aumento in particolare delle domande di prestiti per la ristrutturazione del debito e, in misura inferiore, quelle dirette a sostenere gli investimenti; al contrario, le richieste di finanziamento per il capitale circolante sono diminuite in tutte le aree tranne che nel Nord Est.
Nel medesimo periodo, le politiche di erogazione del credito alle aziende si sono mantenute prudenti in tutte le zone del Paese, specialmente nel Sud; ciò è stato influenzato da una maggiore percezione del rischio da parte degli intermediari su particolari settori, imprese o territori.
Nel primo semestre dell’anno 2024, la Banca d’Italia riporta che è aumentata di nuovo la domanda di prestiti per acquistare abitazioni e per scopi di consumo. Le richieste di mutui sono cresciute in modo lievemente più intenso nel Nord Ovest e Sud.
Le politiche di concessione dei mutui alle famiglie sono rimaste praticamente inalterate in tutte le zone del Paese, sebbene l’erogazione dei prestiti sia stata accompagnata dalla richiesta di maggiori garanzie. Anche per il credito ai consumatori, le condizioni di offerta sono rimaste quasi stabili.
Nella prima metà dell’anno 2024, in un contesto di riduzione dei rendimenti offerti dalle banche, si è osservata una diminuzione nella richiesta di depositi da parte delle famiglie. Al contrario, si è registrato un incremento nelle domande di Titoli di Stato, azioni e quote di fondi comuni.
Giovanni Lombardi Stronati
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