Sui comportamenti dei Carabinieri mi rimetto all’autorità giudiziaria, era un inseguimento

Roma, 18 gen. (askanews) – Il ministro degli Interni auspica un incontro o un colloquio “a fari spenti” e “sempre che loro lo vogliano” con i genitori di Ramy, morto a causa dell’incidente nell’inseguimento al Corvetto. “Finora – dice il ministro al Messaggero – non lo ho fatto per rispetto del loro dolore”.

Quanto alla valutazione del comportamento delle forze dell’ordine nell’inseguimento “mi rimetto- dice Piantedosi- all’autorità giudiziaria. Di sicuro i comportamenti – velocità, strade contromano – sono stati indotti dai fuggitivi. Un inseguimento è pericoloso anche per chi lo fa. E i Carabinieri hanno dimostrato massima trasparenza mettendo a dispozsizione video ed audio”.

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