L’attore a Roma per “A Complete Unknown”, in sala il 23 gennaio

Roma, 17 gen. (askanews) – “So che Neil Young ha fatto un endorsement al film, ma ora aspetto quello di Francesco Totti. Dove è? Spero che veda il film e gli piaccia”. Timothée Chalamet, il giovane attore più amato nel mondo, lancia un appello al suo idolo durante la presentazione a Roma di “A Complete Unknown”, il film su Bob Dylan diretto da James Mangold, nei cinema dal 23 gennaio. Con lui in Italia sono arrivati il regista, Edward Norton e Monica Barbaro, che interpreta Joan Baez.

Il film è ambientato a New York nei primi anni Sessanta, dove arriva un enigmatico diciannovenne del Minnesota, con la sua chitarra e un talento rivoluzionario. Mentre inizia ad avere successo, anche grazie alle canzoni cantate da Joan Baez, cresce la sua irrequietezza nei confronti del movimento folk e, rifiutando di essere etichettato, trova altrove la sua strada. “Lui ha tirato fuori chi voleva essere strada facendo – ha detto Chalamet – anche io in qualche modo avevo il desiderio di fare qualcosa di grande nel mio lavoro, quando facevo audizioni, stringevo i denti, mi impegnavo”.

A proposito delle differenze fra la generazione pacifista e impegnata di Dylan e quella dei suoi coetanei, Chalamet ha detto: “Negli anni Sessanta io non c’ero, l’ambiente socioculturale e politico era diverso. Quello che penso è che allora c’era un certo ottimismo, una sincerità, un valore etico del lavoro. Nella mia generazione credo ci sia più cinismo”.

Il regista ha spiegato: “Mi sono documentato moltissimo, io volevo trovare la verità, ho ricreato quello che realmente è successo prima che questa persona diventasse super famosa”. A proposito della sua sfida nel raccontare Dylan, Mangold ha rivelato: “Volevo sfidare lo spettatore, le sue aspettative. Ieri il pubblico voleva essere sorpreso, oggi spesso vuole essere anestetizzato. Io non l’ho fatto”.

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