Il 18 e 19 gennaio, lo show in cui tutto sembra possibile

Roma, 16 gen. (askanews) – Dopo il successo di Illusionismi, che ha registrato il tutto esaurito la scorsa stagione al Teatro Ciak di Roma ed è stato acclamato nell’ultimo anno da più di 60.000 spettatori, Andrea Sestieri torna sul palcoscenico del teatro romano con “Unreal”, in scena sabato 18 gennaio alle ore 21 e domenica 19 gennaio alle ore 17.30.

Uno show che catapulta lo spettatore in una dimensione parallela in cui vengono sfidate le leggi della fisica e in cui tutto è possibile. “Non è uno spettacolo di ‘cabaret magico’ – ha spiegato Andrea Sestieri – dimenticatevi i dialoghi infiniti o anche solo piccole pause, perché ogni singolo istante, compresi i cambi di scena, sarà coperto da musiche, coreografie, giochi di luce e arte visuali per creare un format unico nel suo genere”.

Il focus sono indubbiamente le “Grandi Illusioni”, create in modo originale da Andrea dopo anni di ricerca nel settore e studiate nei minimi dettagli con il fine ultimo di creare davvero la percezione di assistere a qualcosa di irreale. Una donna che vola e poi si smaterializza sotto i vostri occhi. Impossibile? Forse sì, ma solo fino a questo momento!

“Il mio obiettivo – ha continuato Andrea Sestieri – è stato quello di comunicare con il mio pubblico tramite un linguaggio non verbale, facendo in modo che ogni illusione sia qualcosa di unico. Quando ho iniziato a lavorare su questo spettacolo sono partito da ciò che mi sarebbe piaciuto offrire ai miei spettatori: la mia sfida più grande è stata quella che creare uno spettacolo di illusionismo di circa 90 minuti in cui le persone non abbiano il tempo di dire ‘wow’ perché il numero seguente è già iniziato. E per ottenere tutto ciò ci sono volute prove, spostamenti di materiale, furgoni e una logistica per nulla semplice per sviluppare intorno ad ogni illusione una sequenza unica e credibile e per riuscire a portare in teatro tutto il materiale scenico. Credo che l’obiettivo sia stato raggiunto e di questo ne sono davvero soddisfatto”.

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