Presentata oggi la guida operativa per il settore privato
Roma, 16 gen. (askanews) – Fornire uno strumento concreto alle aziende italiane che desiderano affrontare la misurazione delle azioni a tutela di Diversity, Equity & Inclusion in modo strategico, efficace e orientato all’impatto. È l’obiettivo del nuovo report “Come monitorare e misurare la Diversity, Equity & Inclusion: le Linee Guida dell’Osservatorio D&I di UN Global Compact Network Italia”, redatto dalla rete italiana del Global Compact delle Nazioni Unite – la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo.
Il documento è frutto della collaborazione con oltre 25 realtà business e non-business italiane, l’Ufficio per l’Italia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP) ed esperti del settore.
Il report di UNGCN Italia si inserisce in uno scenario complesso per il nostro paese. Il Gender Equality Index 2024, recentemente pubblicato da European Institute for Gender Equality (EIGE), rivela che in Europa l’Italia si attesta dal 2010 all’ultimo posto per la parità di genere sul lavoro. Inoltre, i dati Istat più recenti riportano che, su una popolazione di circa 3 milioni di persone con gravi disabilità risulta occupata solo il 33,5% (nella fascia d’età 15-64 anni), anche se, rispetto ad altri paesi, l’Italia si distingue positivamente per la sua maggiore capacità inclusiva nei confronti delle persone con disabilità meno gravi. Infine, l’Italia rimane tra i primi posti in Europa rispetto ai NEET, i giovani inattivi. Sebbene questo dato sia in calo, (16% sul totale dei 16-29enni, secondo i dati ISTAT), in Europa siamo secondi solo alla Romania, ben al di sopra della media UE.
Il paper si rivolge principalmente a dirigenti aziendali, responsabili delle risorse umane, esperti di sostenibilità e tutti coloro che sono impegnati nella promozione della DE&I all’interno delle proprie aziende. Fornisce numerosi strumenti pratici per mappare i principali standard nazionali e internazionali sul tema, linee guida e raccomandazioni per misurare efficacemente le proprie iniziative e 15 case studies di aziende di diversi settori merceologici e dimensioni. Inoltre, grazie ai contributi offerti dagli esperti, il documento copre diversi aspetti cruciali, come i principi e il panorama legislativo, i trend delle aziende e la valutazione della diversità e dell’inclusione, oltre a consigli su come superare le difficoltà legate alla raccolta di dati e come misurare il valore e l’impatto delle iniziative di DE&I, anche lungo le catene di fornitura.
“La misurazione della DE&I è un imperativo non solo etico, ma anche strategico per le imprese, poiché permette di rispondere e anticipare una serie di esigenze del mercato, rendendo quindi le organizzazioni più competitive”, ha dichiarato Marco Frey, Presidente di UN Global Compact Network Italia. “Attraverso l’identificazione di KPIs quali-quantitativi validi e il rilevamento del senso di appartenenza e inclusione della popolazione aziendale, le aziende possono realizzare risultati importanti in termini di attrazione e trattenimento dei talenti, identificazione dei gap, conformazione alla normativa e ottenimento di certificazioni.” ha aggiunto Frey.
“Sebbene molte aziende siano efficacemente impegnate sulla DE&I, soprattutto per quanto attiene alla diversità di genere, non tutti gli aspetti e le declinazioni di questo macro-tema vengono tracciati e comunicati”, ha dichiarato Daniela Bernacchi, Executive Director di UN Global Compact Network Italia.
“Inoltre, una delle sfide maggiori per le imprese consiste nella complessa misurazione del senso di inclusione. A tal riguardo, la nuova pubblicazione nell’ambito del nostro Osservatorio D&I fornisce linee guida dettagliate per aiutare il settore privato a monitorare e valutare le proprie iniziative, andando oltre la semplice conformità normativa e puntando a un cambiamento duraturo e significativo, con un impatto positivo anche al livello di ecosistema aziendale e sull’intera società”, ha concluso Bernacchi.