Prof. Giacosa: “Fa chiarezza su rischi e benefici del consumo moderato”

Roma, 16 gen. (askanews) – Il dibattito negli Stati Uniti sul legame tra consumo di alcol e salute si arricchisce di nuovi elementi grazie al rapporto “Review of Evidence on Alcohol and Health” della National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine (NASEM), uno dei più autorevoli organi scientifici statunitensi, che presenta una revisione completa delle evidenze scientifiche sugli effetti del consumo di alcol sulla salute. Questo studio, tra i più importanti nel panorama scientifico internazionale, fornisce una revisione approfondita delle evidenze disponibili sugli effetti del consumo di alcol, distinguendo in modo chiaro tra consumo moderato e abuso. Il rapporto – si legge in un comunicato – evidenzia come un consumo moderato di alcol possa essere associato a benefici cardiovascolari e a una riduzione del rischio di mortalità generale. Tuttavia, conferma anche un aumento del rischio di tumore al seno e sottolinea la necessità di ulteriori ricerche per approfondire il legame con altre patologie oncologiche.

La NASEM, istituita nel 1863 con un atto del Congresso firmato dal Presidente Abraham Lincoln, rappresenta il punto di riferimento scientifico per il governo statunitense. Le tre accademie che la compongono – National Academy of Sciences, National Academy of Engineering e National Academy of Medicine – collaborano per fornire analisi scientifiche indipendenti e guidare le politiche pubbliche su temi complessi di salute, tecnologia e ingegneria.

Il rapporto è stato elaborato seguendo una metodologia scientifica rigorosa: le conclusioni sono il frutto di un processo di consenso tra esperti, sottoposto a peer review da parte di dieci scienziati indipendenti, e costituiranno la base delle future Dietary Guidelines for Americans in materia di nutrizione. L’analisi approfondisce gli effetti del consumo di alcol su diversi aspetti della salute pubblica, adottando un approccio differenziato tra consumo moderato ed eccessivo. Il rapporto completo è disponibile al seguente link: https://nap.nationalacademies.org/catalog/28582/review-of-evidence-on-alcohol-and- health.

I principali risultati del rapporto NASEM

Riduzione del rischio di mortalità generale: secondo il rapporto, il consumo moderato di alcol (=14 g/die per le donne, =30 g/die per gli uomini) è associato a una riduzione del 16% del rischio di mortalità generale rispetto ai non consumatori. Nelle donne, questa riduzione raggiunge il 23%, principalmente per i benefici cardiovascolari.

Benefici cardiovascolari: il consumo moderato risulta protettivo nei confronti di malattie cardiovascolari, con una riduzione significativa di infarto miocardico e ictus ischemico. L’effetto protettivo sembra legato all’aumento del colesterolo HDL (colesterolo “buono”) e a una migliore funzione endoteliale. Rischio oncologico: il rapporto conferma un’associazione tra consumo moderato di alcol e aumento del rischio di tumore al seno, senza una soglia di sicurezza identificata. Per altri tipi di tumore, come il colon-retto, le evidenze sono meno solide e richiedono ulteriori approfondimenti. I principali rischi oncologici risultano legati a un consumo eccessivo e prolungato di alcol.

Assenza di evidenze su demenza: non emergono prove scientifiche di una correlazione tra consumo moderato di alcol e rischio di demenza senile. Tuttavia, il rapporto evidenzia la necessità di ulteriori studi per chiarire eventuali relazioni con il declino cognitivo.

Distinzione tra consumo moderato e abuso: il rapporto sottolinea l’importanza di distinguere tra consumo moderato ed eccessivo. I principali rischi per la salute, inclusi i sette tipi di tumore associati all’alcol, sono strettamente legati all’abuso e non al consumo moderato.

Questa revisione – prosgeue la nota – introduce una prospettiva più articolata rispetto alle posizioni più allarmistiche adottate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Surgeon General USA, evidenziando con maggiore chiarezza la distinzione tra consumo moderato e abuso di alcol. Il rapporto NASEM ribadisce, inoltre, l’importanza di condurre ulteriori studi per approfondire il legame tra consumo moderato di alcol e il rischio di specifiche patologie, al fine di colmare le attuali lacune conoscitive. Le evidenze emergenti potranno contribuire a definire raccomandazioni più dettagliate e mirate nelle future Dietary Guidelines for Americans, supportando lo sviluppo di politiche di salute pubblica fondate su dati scientifici aggiornati e rigorosi.

Commentando il rapporto, il Prof. Attilio Giacosa, presidente di IRVAS (Istituto per la Ricerca su Vino, Alimentazione e Salute), ha dichiarato: “Il rapporto della National Academies of Sciences propone un’analisi scientifica più equilibrata sul consumo di alcol, distinguendo in modo chiaro tra consumo moderato e abuso. I principali rischi per la salute emergono infatti in relazione a un consumo eccessivo e prolungato. Allo stesso tempo, il rapporto evidenzia la necessità di approfondire ulteriormente i potenziali rischi associati al consumo moderato, in particolare per alcune patologie oncologiche. Questo approccio si discosta dalla posizione più cautelativa del Surgeon General USA, che estende il rischio a qualsiasi livello di consumo senza distinzione. È fondamentale, invece, differenziare tra consumo moderato e abuso per affrontare il tema in modo rigoroso e basato su evidenze scientifiche. Le politiche di salute pubblica devono riflettere questa complessità, promuovendo un’informazione chiara e completa che consenta ai cittadini di compiere scelte consapevoli e responsabili. Se da un lato la ricerca scientifica deve continuare a indagare i possibili rischi legati al consumo moderato di alcol, dall’altro è essenziale evitare di demonizzare comportamenti che, se inseriti in uno stile di vita sano ed equilibrato, possono non comportare effetti negativi. Serve equilibrio e responsabilità, tanto nella comunicazione quanto nell’elaborazione delle politiche di salute pubblica”.

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