Coldiretti Puglia: il mercato tiene perché l’offerta è poca

Roma, 15 gen. (askanews) – Tiene il mercato delle clementine in Puglia a gennaio 2025, con una produzione che ha subìto gli effetti della siccità, causando un calo fino al 50% delle quantità. La qualità è soddisfacente, ma l’annata è stat caratterizzata anche dall’esplosione dei costi di raccolta. E’ l’analisi di Coldiretti Puglia sull’andamento della campagna agrumicola in Puglia, dove il settore già nel 2024, annus horribilis per le clementine della provincia di Taranto a causa della siccità e dei prezzi bassi, ha registrato una Produzione Lorda Vendibile di circa 100 milioni di euro.

“E’ un’annata complicata: i prezzi al momento risultano accettabili, anche se la produzione ha subìto una riduzione drastica a causa della siccità”, spiega Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, che parla di un settore “da sostenere sul piano economico e occupazionale per le imprese agricole, ma anche dal punto di vista ambientale e per la salute dei consumatori”.

Da mettere in conto c’è anche l’impennata dei costi della raccolta, schizzati a 20 centesimi a chilogrammo, oltre all’aumento dei costi di produzione che hanno colpito tutte le fasi dell’attività aziendale.

Le imprese agricole che si dedicano alla produzione di agrumi in provincia di Taranto sono 1.041, il 9% del totale dell’imprenditoria agroalimentare jonica, con una produzione di clementine, arance e mandarini di 1,9 milioni di quintali. In provincia di Foggia si producono 103mila quintali di arance e limoni, in un’area ad alto rischio di dissesto idrogeologico, caratterizzata da agrumeti storici.

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