Business imprese può crescere se conforme al regolamento su protezione dati
Roma, 14 gen. (askanews) – Illustrare alle aziende l’importanza di adeguarsi al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) per la tutela della privacy ed evitare significative sanzioni. E’ l’obiettivo della campagna di sensibilizzazione denominata “Privacy ok” che Confimitalia ha messo a punto per le aziende che trattano dati personali degli utenti e per i quali è necessaria un’armonizzazione comunitaria.
“Il GDPR – spiega in una nota Paolo Vesparoli, Responsabile tecnologie informatiche e privacy di Confimitalia – è un importante quadro normativo che mira a garantire la protezione dei dati personali dei cittadini dell’Unione Europea, si tratta di un passo molto importante nella tutela della privacy al quale è indispensabile adeguarsi. Con l’aumento della digitalizzazione e dell’interconnessione globale, il GDPR è infatti fondamentale per garantire che i dati personali vengano trattati in modo responsabile e sicuro. Tutte le aziende che trattano dati personali di cittadini dell’UE devono impegnarsi a rispettare il GDPR adottando misure adeguate per proteggere i dati e garantire i diritti degli interessati, ricordando che la non conformità può comportare sanzioni significative. Inoltre il business delle imprese può sicuramente crescere se conforme al GDPR”.
Il GDPR è una normativa introdotta il 25 maggio 2018 come un regolamento dell’Unione Europea finalizzato a proteggere i diritti e la privacy dei cittadini europei e si applica a qualsiasi forma di trattamento dei dati personali, incluse la raccolta, l’archiviazione, l’elaborazione, la trasmissione e la cancellazione di tali dati. Il suo scopo principale è quello di dare ai cittadini il controllo sui propri dati personali e di stabilire norme chiare per il trattamento e la gestione di tali dati, focalizzandosi su diversi punti: la protezione dei dati personali; il consenso esplicito; la responsabilità delle aziende; sanzioni significative. Sulle sanzioni è bene precisare che, per le aziende che non rispettano le norme sulla protezione dei dati, sono previste multe che possono arrivare fino al 4% del fatturato annuo globale o 20 milioni di euro, a seconda di quale cifra sia più elevata.
“Il regolamento – ricorda Vesparoli – si applica a tutte le aziende che trattano dati personali degli utenti nell’ambito delle loro attività commerciali o offerta di servizi: le aziende e le organizzazioni nell’UE che trattano dati personali di cittadini dell’Unione Europea, indipendentemente dalla loro sede o dalla loro giurisdizione; le aziende fuori dall’UE: anche le aziende al di fuori dell’Unione Europea devono rispettare il GDPR se trattano dati personali di cittadini dell’UE nell’ambito delle attività di offerta di beni o servizi o del monitoraggio del comportamento degli interessati nell’UE; i responsabili del trattamento (organizzazioni che determinano le finalità e i mezzi del trattamento dei dati) e i responsabili congiunti (organizzazioni che condividono la responsabilità del trattamento dei dati)”.