Il manager succede a Marco Alessandro Bani. Busi: serve uomo d’impresa

Milano, 10 gen. (askanews) – Un giovane manager alla direzione del Consorzio Vino Chianti: dal 1 gennaio Saverio Galli Torrini è subentrato al posto di Marco Alessandro Bani. Lo ha annunciato il presidente del Consorzio, Giovanni Busi. Classe 1985, il nuovo direttore ha in curriculum tre lauree magistrali (in Giurisprudenza, in Scienze delle pubbliche amministrazioni e delle organizzazioni complesse e in Economia, management e innovazione) e un percorso professionale maturato all’interno di Enti pubblici, società partecipate, società di consulenza direzionale e di amministratore di società.

“In tutti questi anni il direttore Bani ha rivestito un ruolo centrale per il nostro Consorzio, valorizzando al meglio il lavoro dei produttori vitivinicoli ed il compito di rappresentanza che esercitiamo e a saputo recepire le esigenze concrete delle nostre aziende e le ha fatte valere con una competenza ed un’autorevolezza costanti” ha dichiarato Busi, aggiungendo che “con l’avvicendamento abbiamo deciso di virare su un profilo che non è nato nel mondo del vino ma che proprio per questo può portarci un valore aggiunto in termini di visione imprenditoriale”.

“Saverio Galli Torrini è un manager dinamico, un uomo d’impresa che, ne sono certo, ci aiuterà ad affrontare la delicata fase che il settore del vino sta vivendo, con un approccio per noi innovativo” ha proseguito il presidente Busi, sottolineando che “i conflitti in Europa determinano ancora oggi una condizione di diffusa instabilità, aggravata dall’imprevedibilità del fattore climatico. Dobbiamo essere pronti a reagire a queste sollecitazioni”.

“Ringrazio il presidente Busi e il Consiglio di Amministrazione per questa nomina. Un ringraziamento particolare al dottor Bani per avere condiviso con me in questo anno e mezzo di collaborazione tutta la sua conoscenza del mondo del vino. Certamente è un onore e un onere allo stesso tempo rivestire un ruolo così importante in una delle denominazioni di vino rosso più importanti d’Italia” ha affermato il neo direttore, parlando di una “Denominazione che, assieme al mondo del vino in generale, sta attraversando un momento cruciale: il mutamento dei gusti dei consumatori, l’avvento dei dealcolati e dei low alcol, la perdita del potere d’acquisto delle famiglie dovuto all’inflazione nel 2022 e nel 2023, una nuova mentalità salutista che rifugge dalle bevande eccessivamente alcoliche sono tutti fattori che hanno contribuito (e contribuiscono) ad una forte flessione nelle vendite del vino ed in particolare di quello rosso”.

“Sarà compito del Consorzio Vino Chianti – ha concluso Galli Torrini – trovare ed adottare nuove strategie, capaci di superare questo momento di crisi e dare nuova linfa vitale a tutti i soci. Non sarà una sfida facile, ma all’interno del Consorzio non mancano certo le competenze e la voglia per riuscirci”.

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