27 gennaio cade 80esimo anniversario della liberazione campi nazisti
Roma, 9 gen. (askanews) – Il 27 gennaio 2025 ricorre l’80esimo anniversario della liberazione dei campi nazisti, una data che ogni anno invita a ricordare le vittime della Shoah, il coraggio dei sopravvissuti e l’importanza di preservare la memoria per le generazioni future. Un anniversario particolarmente importante soprattutto per la Fondazione Museo della Shoah che, in un comunicato, ha invitato tutti “non solo a custodire, ma anche a tramandare il ricordo di una delle pagine più oscure della storia contemporanea”.
“Quest’anno, nell’ottantesimo anniversario della Liberazione dei campi nazisti, il dovere della Memoria si eleva a diritto della Memoria – ha affermato il presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia – in un periodo storico in cui l’opinione pubblica è polarizzata dai conflitti attuali è fondamentale ribadire che la Memoria della Shoah non può essere né sbiadita né sovrapposta alle contingenze del presente. È un diritto che la Storia ci consegna e che spetta a noi preservare per illuminare le coscienze. Per questo, abbiamo programmato tantissime iniziative per ribadire con forza quanto la memoria sia un baluardo contro ogni forma di odio, antisemitismo e intolleranza”.
Nel corso del mese tanti gli eventi previsti, tra cui la proiezione del documentario “Liliana”, dedicato alla vita di Liliana Segre, racconto toccante della deportazione e del coraggio di una sopravvissuta alla Shoah, che si terrà l’11 gennaio alle 18 alla Reggia di Venaria a Torino.
Il 22 gennaio alle ore 10 presso il Cinema Farnese andrà in scena lo Spettacolo “Razzia” per la regia di Fabio Ferrari, e nella sale del cinema sarà allestita la mostra itinerante “16 ottobre 1943. La razzia”. Il progetto, promosso dall’UNAR, è in continuità con gli anni precedenti.
Il 23 gennaio alle 18 invece si svolgerà, a Casina dei Vallati (Portico d’Ottavia, Roma), l’inaugurazione della mostra “La fine del nazismo. La liberazione dei lager”, a cura di Marcello Pezzetti. La mostra esplora in profondità il drammatico periodo della liberazione dei campi di sterminio e di concentramento avvenuta tra il 1944 e il 1945, attraverso un racconto realizzato con immagini, filmati d’epoca, mappe geografiche, documenti e statistiche.
Il 24 gennaio alle 11 presso il Teatro Argentina gli studenti incontreranno Sami Modiano in presenza e in diretta streaming, in occasione dell’uscita del libro “Così siamo diventati fratelli” di Sami Modiano, con Marco Caviglia, edito da Mondadori. Un dialogo emozionante sul valore dell’amicizia e della memoria.
Dal 26 al 28 gennaio si svolgerà il Viaggio della Memoria, organizzato da Roma Capitale e Città metropolitana per gli studenti, con il supporto della Fondazione, per visitare i luoghi simbolo della deportazione, con l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo e promuovere la consapevolezza storica.
“La Fondazione Museo della Shoah – ha concluso Venezia – non si limita a chiedere al mondo di non dimenticare, ma offre strumenti per comprendere, distanziarsi da ogni forma di intolleranza e riconoscere il ‘rispetto’ come termine chiave del 2025”.