Il cantautore livornese con la band pop-swing Musica da Ripostiglio
Roma, 9 gen. (askanews) – Parte da Milano il 16 gennaio il “Storie Assurde tour”, nuova avventura live di Bobo Rondelli. Una serie di concerti in cui il cantautore livornese porterà sul palco il suo repertorio storico accanto ai brani dell’ultimo album, da cui la tournée prende il nome. Ad accompagnarlo, la band pop-swing Musica da Ripostiglio, che ha collaborato alle registrazioni del disco curandone anche gli arrangiamenti, per uno spettacolo all’insegna del lato più giocoso e spensierato dell’artista.
Dopo Milano (Santeria Toscana 31), il tour cura di Kashmir music farà tappa il 23 gennaio al Monk di Roma, il 28 al Locomotiv Club di Bologna, il 29 all’Hiroshima Mon Amour di Torino, il 5 febbraio al Teatro Cartiere Carrara di Firenze, il 7 al Teatro Impavidi di Sarzana (SP)
Con una carriera che ha attraversato musica, teatro, cinema e letteratura, Bobo Rondelli è capace di ammaliare, divertire, emozionare il pubblico grazie alla sua autenticità e al suo spirito libero. Sempre lontano dalle convenzioni, ha calcato centinaia di palchi, dalle grandi piazze ai piccoli teatri, portando con sé una carica emotiva e una sincerità che lo hanno reso fra i più apprezzati artisti della scena contemporanea.
Pubblicato lo scorso giugno, “Storie Assurde” è una selezione dei brani più ironici e scanzonati di Bobo Rondelli, alcuni dei quali mai pubblicati prima in un disco. Tra questi, canzoni amatissime nei suoi live, come “Mantenuto”, “La Chiappona”, “Il Gigolò a Rotterdam” e “I dolori del giovane Walter”. Un invito a riscoprire il suo mondo fatto di canzoni, racconti e suggestioni, con la certezza che anche questa volta saprà stupire, divertire e far riflettere.
“Con la band c’è molta affinità e abbiamo tante idee da proporre al nostro pubblico – spiega Bobo Rondelli – I personaggi di ‘Storie Assurde’ sono quelli che incontri per strada, gente normale con la loro vita tragicomica. Tutti hanno un amico che si innamora di continuo, senza mai essere corrisposto. Oppure quello che si imbuca in ogni occasione, anche quando non c’entra nulla. Credo che sia questo che piace al pubblico, potersi identificare e trovare in questi racconti le persone che incontrano ogni giorno. Portare ‘Storie Assurde’ nei teatri ci darà la possibilità di creare un filo conduttore, un racconto di cui però non vorrei anticipare troppo”.