Ci si attendeva che quest’anno diventasse festa nazionale
Roma, 8 gen. (askanews) – La dottrina politica della Corea del Nord sta subendo dei cambiamenti, che però sembrano essere più lenti di quanto ci si attendesse. Per esempio, molti osservatori prevedevano che oggi, per la prima volta, i media statali di Pyongyang avrebbero ufficialmente festeggiato il compleanno del leader supremo Kim Jong Un come segnale di una minore dipendenza dalle simbologie degli antenati, cioè dalle figure del nonno Kim Il Sung, fondatore della Repubblica popolare democratica di Corea, e del padre Kim Jong Il, secondo leader nordcoreano.
La Corea del Nord non ha ufficialmente designato come festa il giorno del compleanno di Kim, che si sa essere nato l’8 gennaio, come una festa nazionale, mentre lo sono i compleanni di Kim Il Sung e di Kim Jong Il.
Oggi il Rodong sinmun, organo ufficiale del Partito dei lavoratori coreani, ha pubblicato in prima pagina la notizia della presenza di Kim all’inaugurazione di alcune fabbriche. Neanche l’agenzia di stampa ufficiale KCNA ha dato conto del compleanno di Kim.
Gli esperti pensavano che i media ufficiali avrebbero santificato il compleanno di Kim, perché ultimamente la campagna di culto della personalità per il leader sta diventando più massiccia, mentre sta diminuendo il culto dei suoi predecessori. Dall’inizio dell’anno scorso i media statali non parlano se non raramente del “Giorno del sole” per il 15 aprile, compleanno ufficiale di Kim Il Sung.
Ancor più importante il fatto che la Corea del Nord ha smesso di usare il calendario basato sulla dottrina di stato “juche” (autosufficienza), teoria elaborata dal nonno di Kim, per indicare lo scorrere degli anni.
La questione del compleanno di Kim Jong Un contiene un problema. Secondo alcuni esperti, Pyongyang teme che porre l’enfasi sul compleanno di Kim potrebbe mettere in evidenza la vicenda di Ko Yong Hui, che originariamente viveva in Giappone e diede alla luce il leader senza essersi sposata ufficialmente con Kim Jong Il.
Alcuni esperti in Corea del Sud valutano che le riserve del Nord riguardo al compleanno di Kim possano essere mirate a distrarre l’attenzione pubblica dalla madre del leader, Ko Yong-hui, originariamente residente in Giappone e successivamente trasferitasi in Corea del Nord, dove diede alla luce Kim senza un matrimonio ufficiale con Kim Jong-il.
Ko Young-hui era una ballerina nata a Osaka da genitori coreani, andata in Corea del Nord nei primi anni ’60 nell’ambito di un piano di rientro di massa di coreani dal Sol levante. Dopo aver lavorato per la compagnia statale Mansudae Yesuldan come ballerina, conobbe l’allora figlio del leader supremo, Kim Jong Il, nel 1972. La coppia fece tre figli. Si presume che la donna, morta per probabile tumore al seno, sia sepolta a Parigi.
La madre di Kim Jong Un apparteneva, nel sistema gerarchico-sociale songbun, a una classe piuttosto bassa. Questo ha reso impossibile creare attorno alla donna un culto della personalità simile a quello associato alla madre di Kim il Sung, Kang Pan Sok, e a Kim Jong Suk, madre di di Kim Jong Il e moglie di Kim Il Sung. La Corea del Nord attribuisce grande importanza alla linea di sangue del Monte Paektu della famiglia Kim come base del suo potere ereditario.
La data del compleanno di Kim Jong Un è stata scoperta per la prima volta nel 2014, quando la KCNA descrisse una visita in Corea del Nord da parte dell’ex giocatore di basket professionista americano Dennis Rodman quell’anno come avvenuta in occasione del compleanno di Kim.