Ava Lee, Campain Lead: “veramente imbarazzante da parte di Zuckerberg”

Roma, 7 gen. (askanews) – Il gruppo internazionale per i diritti umani Global Witness denuncia come nociva la decisione di Meta, annunciata dal Ceo Mark Zuckerberg, di rinunciare alle politiche di moderazione sui suoi social. Decisione, spiega la Campaign Lead, Ava Lee, che rappresenta “un evidente tentativo di ingraziarsi l’amministrazione Trump. Sappiamo già che donne, persone di colore, comunità LGBT+ e gruppi che lottano contro il cambiamento climatico incontrano online discriminazioni e attacchi. Sappiamo anche che questo tipo di violenza online si diffonde molto in fretta, lo abbiamo visto in molti casi e questa mossa politica di Zuckerberg può avere conseguenze molto gravi nel mondo reale” dice Lee.” Penso che sia abbastanza imbarazzante per Zuckerberg, quello che sta cercando di fare è ovvio, un tentativo estremo di ottenere i favori dell’amministrazione Trump. Glielo abbiamo già visto fare e non ci è riuscito. È molto preoccupante vedere tutte queste compagnie Big Tech impegnarsi in questa gara al ribasso” aggiunge, e conclude “Zuckerberg ha detto che l’obbiettivo è limitare gli errori che fanno i moderatori di contenuti e i sistemi automatici di moderazione. Ma sappiamo tutti che la risposta non è questa, non si tratta di liberarsene e toglierli di mezzo. Anzi si tratta di investire di più nei sistemi di moderazione, avere più fact checking, pagare meglio chi lo fa, fornire loro un addestramento adeguato e un supporto psicologico”.

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