“La sera dell’omicidio era in casa”
Roma, 7 gen. (askanews) – “Mi sono rallegrata della notizia della perizia genetica, non è stata una sorpresa come non lo è stata per Louis. Sono quindici mesi che stavamo dicendo che non poteva esserci il Dna di Louis Dassilvia sulla scena del crimine. Io mi auspico che almeno venga presa in considerazione l’idea della scarcerazione”. Lo dichiara Valeria Bartolucci, la moglie di Louis Dassilva, indagato a Rimini per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate il 3 ottobre 2023 nel garage del condominio dove viveva, in via del Ciclamino a Rimini. La donna è intervenuta in collegamento alla trasmissione Ore 14 di Milo Infante, in onda su Rai 2, commentando l’esito della perizia genetica sul Dna di Louis Dassilva.
“La sera dell’omicidio, il 3 ottobre 2023, – continua – ero qui a casa e ho mandato dei messaggi con una mia amica alle 22.11. Questa mia amica mi chiedeva quali fossero le lesioni che aveva riportato Louis e come stesse. Ricordo benissimo di aver risposto che l’incidente aveva provocato meno danni di quelli che si potevano verificare e fortunatamente quella che stava peggio era la moto”. “È stato un messaggio dettagliato di circa quattro, cinque, sei righe quindi non è l’invio di una emoticon che si può fare anche se sei in dormiveglia. Bisogna essere presenti a sé stessi altrimenti non riesci a formulare un discorso articolato mentre dormi. Mio marito non sarebbe potuto uscire di casa mentre mandavo i messaggi. La porta di ingresso era di fronte a me nel senso che la porta della camera da letto era aperta e dà sul corridoio quindi se lui si fosse alzato e fosse uscito in quei momenti avrei sentito un rumore, avrei visto l’ombra”.
“Louis Dassilva sapeva benissimo che nel momento in cui si fosse innamorato di un’altra persona, io non avrei alzato un dito per impedirgli di realizzare quello che era il suo progetto di vita con la persona che amava. Non sono quel tipo di persona che vuole vicino per forza una persona che nel cuore ha qualcun’altra. Inoltre ero ignara della relazione con la Bianchi, ma che lui non fosse esattamente monogamo lo sapevo”, conclude Valeria Bartolucci.